
“Osservazioni di cittadini, associazioni ed enti al piano strutturale di Lucca: dov’è il dibattito e la partecipazione in Consiglio?”. Passa all’attacco l’osservatorio partecipato lucchese e mette nel mirino la discussione durata quattro giorni a Palazzo Santini. “Qualcosa – si legge nella nota dell’osservatorio – deve esserci sfuggito nel democratico dibattito sul piano strutturale adottato, rispetto alle osservazioni di cittadini, associazioni ed enti, elemento sostanziale della partecipazione alle scelte urbanistiche, di cui la giunta ha approvato le controdeduzioni prima ancora che la commissione urbanistica avesse terminato il lavoro iniziato (svilendo il ruolo della commissione) ed al tour de force in Consiglio per arrivare ad approvare il Piano in tempi stretti, senza nemmeno l’esposizione di tutte osservazioni formulate, nonostante l’impegno personale di quei consiglieri (Fava, Martinelli, Macera, Bruni, Pagliaro, Bianchi, Lenzi ed Angelini) che hanno sentito il dovere di esporle almeno in parte, sottraendo ulteriore tempo ad un dibattito già limitato nei tempi rispetto alle previsioni del regolamento comunale”.
“Ci aspettiamo – si legge ancora nella nota – che il sindaco e l’assessore all’urbanistica forniscano in Consiglio i chiarimenti richiesti rispetto alle affermazioni su i ‘mille ettari restituiti al territorio rurale col nuovo piano’, che contrastano con le osservazioni di illustri urbanisti, il professor Paolo Baldeschi, il professr Fabio Lucchesi ed il professor Massa, che hanno espresso anche pubblicamente le proprie riserve rispetto alla perimetrazione del territorio urbanizzato, senza ricevere risposte in merito: ‘Il nuovo Ps – l’osservatorio cita Baldeschi – include all’interno della linea rossa”del confine circa cento ettari di suolo che nel piano precedente avevano una destinazione rurale o agricola; ora privi, perciò, anche della tutela offerta dalla classificazione di area agricola interclusa prevista dalla Legge 65/2014”.