Talenti difende il Ps e attacca le minoranze: “Ostruzionismo mai visto”

2 marzo 2017 | 09:08
Share0
Talenti difende il Ps e attacca le minoranze: “Ostruzionismo mai visto”

“Dopo venti anni vissuti pericolosamente per il degrado di larghe aree urbane e il sostanziale collasso di periferie cresciute dando molto spazio al cemento e scarso alle regole quando disponibili, Lucca potrà lasciarsi alle spalle urbanizzazioni approssimative che ne hanno spesso segnato la storia”. Sono parole dello scrittore e poeta Sergio Talenti che promuove lo strumento le cui osservazioni e controdeduzioni sono state approvate nella notte dal consiglio comunale, dopo 7 giorni di sedute (Leggi). Talenti non risparmia tuttavia critiche all’opposizione e parla “di un ostruzionismo che raramente si è visto in aula consliare”.

“Ma tutto ha un senso – va avanti -. Eppure, a fronte del progetto presentato dalla attuale giunta, buono o cattivo che sia ma pur sempre disegno organico di una idea diversa di città, alcuni settori dell’opposizione hanno tentato con tutti i mezzi d’impedirne la discussione, prima in sede di commisione urbanistica e poi nell’aula consiliare. Mezzi legittimi quando limitati all’ostruzionismo seppur estremo e alle bugie, anche fantasiose; meno, se per imporsi diventano ombre opache di interessi altri. Non tutta l’opposizione, ma certa polemica incontinente e ripetutamente offensiva di alcuni suoi settori, fa pensare. C’è qualcosa in giro di cui non si deve parlare? A Lucca hanno comandato per due generazioni alcune storiche famiglie: non è un mistero né uno scandalo. Però si badava al sodo e sedi di massimo interesse pubblico, in primo luogo banche e società partecipate, dovevano rimanere nella loro orbita ed escluse da una normale quanto fisiologica disponibilità democratica. Poi ha girato il vento e non tutti se ne sono accorti. Quello era un potere di natura carsica: può riemergere anche rumorosamente se i comandi non rispondono più come un tempo. Un potere che ha creato reti, nodi, trucchi, rifugi e persistenze di modelli di comportamento. Arrogante e fuori controllo se gli appannaggi tendono ad esaurirsi. Anche da qui nasce ciò che si è visto in Consiglio comunale. Dopo insulti ad personam e allusioni da sotterranei sociali, si sono sdipanate quasi un migliaio di votazioni più ridicole che pretestuose: solo per ritardare di qualche giorno l’esito del confronto. Velando così luoghi e procedure della democrazia. Ma anche, per una specie di curiosa vendetta postuma, presentando un conto salato ai contribuenti lucchesi: circa 40.000 euro solo per l’ultima settimana di sedute ad oltranza. E consapevolmente inutili”.