



Defiscalizzazione per il rilancio del centro storico, infrastrutture, cultura, turismo. Sono questi gli elementi principali del programma di Fratelli d’Italia, che verrà sottoposto al candidato sindaco Remo Santini. A presentarli al San Luca Palace ci sono il segretario provinciale Riccardo Zucconi, il responsabile per le amministrative lucchesi, Marco Chiari e il componente del direttivo regionale, e probabile capolista per Fdi a Lucca, Nicola Buchignani.
Un programma, quello esposto, in cui la parola d’ordine è “osare”, all’insegna del “vogliamo e possiamo” contro il mantra del “vorrei ma non posso” utilizzato dalle amministrazioni comunali. E allo stesso tempo un programma ambizioso e che dovrà essere sottoposto a reali analisi di costi e di fattibilità.
“A Lucca – esordisce Zucconi – è stato fatto un lavoro importante e di qualità da Marco Chiari, estensore principale del programma e dagli iscritti e simpatizzanti, fra i quali mi piace citare Antonella Pera per la pare che riguarda la cultura. Si parte dai programmi e dalle cose da fare. A volte, infatti, il programma rappresenta un’appendice per le forze politiche per chiedere consenso e non il punto focale. Per noi, invece, rappresenta un elemento fondamentale”.
“Il programma è stilato – aggiunge Buchignani – ora occorre darne piena consistenza. E’ un programma, comunque, molto vicino ai cittadini e non per retorica, ma che va al cuori diretto delle persone. Che chiedono sicurezza, lavoro, leggi chiare, aiuti da una politica che segue tutt’altri interessi in questi anni”.
Marco Chiari è un fiume in piena nell’esporre gli elementi del programma. Che presenta alcuni elementi sicuramente destinati a far dibattere molto, ovvero la riproposizione dell’ipotesi dei parcheggi interrati sotto gli spalti delle mura all’ex Balilla e l’ipotesi del parziale interramento della circonvallazione davanti a porta San Pietro.
“Ringrazio – dice cChiari – i giovani che ci hanno aiutato a stilare il programma e che rappresentano il futuro della città. Sta a loro impegnarsi per una città che ha bisogno di osare perché è ferma e deve tornare alle sua origini rivendicando valori e indipendenza”. Non manca la stilettata a Libera Lucca: “Vedo che si fanno – dice – convegni e riunioni in vista edelle elezioni. Ma se un futuro candidato deve incontrare persone per capire la città vuol dire che è un candidato che non conosce Lucca. Chi la conosce sa già quello di cui ha bisogno. Tant’è che le linee nostre sono già precise, perché conosciamo Lucca e quello che la gente chiede. Inutile promettere di tappare le buche, visto che si tratta della normale amministrazione cittadina. Il compito del Comune è quello di dare opportunità”.
Poi entra nel dettaglio del programma: “Manca la parte – spiega – dedicata all’ambiente, di cui tutti parlano ma nessuno mette nulla in pratica. Sarà preparato qualcosa in una fase successiva, con linee programmatiche precise in linea con il resto dei nostri obiettivi. Per il resto noi diciamo quello che vogliamo fare. Troppo spesso si dice che mancano le risorse: è vero che le risorse sono diminuite ma bisogna vedere dopo si allocano e poi distribuirle dove serve”.
L’urbanistica
Marco Chiari parte dal tema caldo, quello dell’urbanistica cittadina: “Il prossimo passaggio, dopo l’approvazione del piano strutturale – dice – sarà il piano operativo. Noi pensiamo a un percorso diverso rispetto a quello di questa amministrazione. Ed è quello di ampliare il raggio di azione a tutti gli ordini professionali con un gruppo di lavoro congiunto che permetta di realizzare un piano operativo con valenza di 10-15 anni. Inutile, insomma, rivolgersi a consulenti esterni: chi conosce il territorio è chi vi opera”. “L’idea – spiega – visto i dati dell’Imt che parlano di circa 3mila appartamenti invenduti in città è di dire stop a qualunque tipo di nuova edificazione e di puntare tutto sul recupero dell’esistente. Con l’amministrazione che avvantaggia le ristrutturazioni con la riduzione del 30 per cento delle tasse locali e l’incentivazione a recuperarle con classe energetica elevata. Ci sono una valanga di immobili in disuso che devono avere una funzione e il Comune ci andrebbe comunque a guadagnare rispetto allo zero degli oneri di urbanizzazione attuali, nonostante il 30 per cento in meno di introiti. Anche perché così si crea indotto e si incentiva il lavoro”.
Questioni specifiche Chiari le affronta sul Campo di Marte: “La possibilità di poterci fare di tutto – dice – è solo tesa al permettere il massimo profitto per la Asl, quindi si tratta di speculazione immobiliare. Esattamente come per l’ex intendenza di Finanza, che è invece immobile del Comune di Lucca”.
Lavoro e occupazione
“Occorre creare – prosegue Chiari – nuove situazioni e dare riduzioni a chi apre nuove attività e quindi nuove opportunità di lavoro. Si possono favorire lavori artigianali e pseudoindustriali. Chi viene sul territorio con tecnologie nuove e porta innovazione può essere favorito con la decurtazione delle tasse locali. Perché incentivare significa dare nuove opportunità”.
Lavori pubblici
Qui le idee più “rivoluzionarie” di Fratelli d’Italia verso le prossime comunali. “La città – spiega Chiari – deve osare, che non vuol dire distruggere. E pensare cose nuove. Perché non rispolverare il parcheggio interrato sotto gli spalti delle Mura per esempio? Per questo tipo di opere pubbliche ci sono i fondi dell’Unione Europea, che a Lucca vengono usati solo in partite. Questo tipo di opere ci sono in tutte le città, anche sotto le cattedrali, bisogna avere una mente aperta verso il futuro”.
“Dopo 15 anni poi – prosegue – si parla ancora del mercato del Carmine. Qualcuno deve prendere delle decisioni. E mettere mano al piano delle funzioni dimenticando la logica secondo cui meno fai e meno ti contestano. Si sopravvive, certo, ma tutto va male e una città non può restare ferma. A Lucca, per esempio, non abbiamo strade, bisogna avere il coraggio di farle. Ed è questa la logica che vogliamo trasmettere a Remo Santini”.
Lavori necessari, per Chiari, anche sulle scuole: “Ci sono strutture carenti – dice – con impianti deficitari. Lavoriamo per avere scuole belle ed efficienti in Africa, ma dobbiamo pensare anche a noi e ai nostri figli, che frequentano edifici non certo funzionali. Ma a Lucca, in questi anni, è mancata la progettualità e per questo bisognerà ampliare quel swttore dell’amministrazione e non rivolgersi più a studi professionali esterni”.
Per Buchignani, poi, si potrebbe pensare anche “all’interramento di una parte della circonvallazione, per creare un ambiente unico e pedonalizzato davanti a porta San Pietro, magari allungando la passerella per arrivare più nelle vicinanze del centro storico”.
Le attività sportive, invece, ricorda Chiari, potrebbero trovare spazio nell’area del mercato di Pulia. E nel progetto privato presentato dai proprietari dell’ex Molino Pardini dovrebbe poter trovare spazio anche un polo dell’innovazione.
Il centro storico
“L’idea – dice sulla città Marco Chiari – è quella di incentivare l’artigianato, riportandolo in città. Riduciamo le tasse locali per far iniziare nuove attività. E poi servono posti di aggregazione per i giovani: piazza San Giusto, ad esempio, potrebbe essere pensata come luogo di attrazione vivo, come la piazzetta del libro, dove leggere un libro o un quotidiano, prendere un aperitivo e incontrarsi. Lo stesso per piazza del Carmine, che dovrebbe essere liberata dalle auto, perché le piazze devono essere libere e vivibili dalla gente. Ogni piazza dovrà avere una sua funzione e una sua particolarità. E chiediamo agli ordini professionali di darci delle idee: è quesra la logica che c’è. Una scelta in contrasto a quella fatta dal Comune che ha eliminato la parificazione fra centro storico e Borgo Giannotti: con il risultato che le attività al Borgo non possono subentrare perché non c’è la deroga per la mancanza di parcheggi”.
La sicurezza
E’ questo il tema più caro alla lista di Fratelli d’Italia. Ed anche il più controverso in generale. Chiari parte dalla dotazione cittadina di vigili urbani: “A Lucca – dice – operano 88 vigili urbani. Questo significa che siamo sottodimensionati di 40-50 unità, e la maggior parte di chi opera fa lavoro interno. Dopo le 22 non c’è più il servizio. Noi, invece, vorremmo presidi all’esterno della città oltre ad aumentare il numero degli agenti. I presidi, infatti, danno la possibilità di conoscere le persone e di creare un dialogo diretto”.
Poi l’inevitabile questione dei migranti: “Chi delinque sul territorio – dice Chiari – va espulso. E’ l’ora di farla finita che dopo una direttissima vengano lasciate le persone in libertà. E poi gli accattoni: non c’è negozio fuori del quale non ci sia qualcuno che chiede l’elemosina. Dieci anni fa non c’erano perché venivano individuati e venivano sequestrate le merci grazie al divieto di accattonaggio con ordinanza comunale”.
Rincara la dose Zucconi: “Basta – dice – con queste macchie di insicurezza rappresentate da queste persone che stanno a giornate a fare nulla. Bisognerebbe evitare la sensazione di insicurezza che provocano questi assembramenti di 10-15 persone nei parcheggi e nelle piazze, anche se sono regolarmente presenti sul territorio”.
La viabilità
Stop ai tir sulla circonvallazione. E’ questa una delle idee principali di Chiari e di Fratelli d’Italia: “Ne passano – dice – circa 2mila al giorno. Ebbene, se Capannori ha limitato il traffico di tir sul viale Europa possiamo farlo anche noi. Servono soluzioni d questo genere e questo un’amministrazione lo può fare”. “Andrebbe poi riqualificata – spiega – l’uscita dell’autostrada perché il nostro biglietto di ingresso sembra quello di una città polacca degli anni Quaranta. Così come alla stazione la situazione è un’immagine di degrado e invece la città va riqualificata”.
Il turismo
“A Lucca il turismo è calato perché non si offre nulla”. Dice così l’ex assessore del Comune di Lucca: “Abbiamo grandi e importanti strutture – dice – di recente riqualificata che sono praticamente inutilizzate. E invece bisognerebbe incentivarne l’utilizzo tenendole aperte, creando manifestazioni di vario tipo, luoghi dove ascoltare la musica. E poi il grande parco urbano che sono le Mura, per cui si dovrebbe osare qualcosa di nuovo”. Per gli eventi culturali invece Chiari chiede una “cabina di regia” per creare un calendario unico degli eventi riconoscibili anche per i turisti. “Che fine hanno fatto poi – si chiede Chiari – le 26 persone assunte per il settore turistico dalla Provincia, che si aggiungono a quelle dell’ufficio del turismo e di Itinera? E soprattutto cosa fanno? Le strutture di accoglienza, inoltre, affidate all’istituto Pertini, che attività fanno, in che orari, quando sono state aperte e per fare cosa?”
L’attenzione alle periferie e la cittadella dei servizi
Per Nicola Buchignani un elemento qualificante del programma è quello dell’istituzione del fondo per le periferie: “Destineremo – dice – 300mila euro l’anno per interventi mirati per la riqualificazione delle periferie urbane, una parte dei quali andranno in opere per la sicurezza come telecamere, che dovranno essere sparse in tutti il territorio”. C’è poi l’idea della cittadella dei servizi, magari da pensare all’ex ospedale di Campo di Marte: “Tutti i servizi – spiega ancora Buchignani – devono essere nello stesso posto affinché un cittadino che deve fare delle pratiche non debba muoversi fra diversi uffici fuori e dentro il territorio”.
Chiari conclude chiedendo anche un cambio di rotta sulla politica dei rifiuti, che deve essere premiante per il vero protagonista del porta a porta, il cittadino.
I vertici del partito, comunque, sono convinti di portare a casa un ottimo risultato: “Ce la metteremo tutta – dice Buchignani – per fare un ottimo lavoro. La squadra, d’altronde, è di prim’ordine e la presenteremo presto”. Obiettivo è il risultato a doppia cifra, ma soprattutto l’elezione del candidato sindaco Remo Santini. Per rendere concrete le idee, poi, ci sarà tempo nell’eventuale quinquennio di consiliatura.
Enrico Pace