Casermette, Bianchi (Fds): date senza ok Soprintendenza

Le casermette sulle Mura “sono state assegnate senza il parere della Soprintendenza”. E’ quanto afferma la consigliera comunale della Federazione della Sinistra, Roberta Bianchi che ha chiesto una seduta straordinaria a Palazzo Santini per dibattere dell’argomento dopo aver ottenuto, spiega lei stessa, la documentazione richiesta sulle assegnazioni stesse.
La Bianchi va così all’affondo: “Dai documenti in mio possesso – sottolinea – risultano alcune evidenti contraddizioni rispetto a quanto comunicatoci in commissione e a quanto stabilito nel bando, a partire dal fatto che le casermette sono state assegnate senza il parere della Soprintendenza, acquisito solo in seguito. Questi aspetti andrebbero chiariti e per questo ho depositato la richiesta di convocazione di un Consiglio straordinario sull’argomento che, appena avrà raccolto le firme necessarie, verrà inoltrata al presidente del Consiglio stesso”.
La consigliera Bianchi tra tutti cita il caso dell’Unicef che ha lasciato la casermetta San Paolino. “Fin dal mese di settembre 2016 – spiega Bianchi – avevo ripetutamente chiesto e sollecitato che fosse convocata una commissione cultura con all’ordine del giorno una discussione sulle casermette. Ho dovuto attendere fino a oltre la metà di dicembre perché finalmente la riunione fosse convocata. Erano presenti il Presidente dell’Opera delle Mura ed anche il Sindaco. Nel corso della riunione, ho chiesto quali casermette fossero state assegnate e a chi, con particolare riferimento alle sorti della casermetta San Frediano. Biancalana ha risposto che questa casermetta era stata assegnata ad Arti e Mestieri. Come tutti ricorderanno l’assegnazione ad Arti e mestieri, che se l’era aggiudicata in prima istanza, era stata revocata in quanto questa associazione vi avrebbe effettuato, come da progetto presentato e regolarmente accolto, anche la vendita dei manufatti realizzati. Dal momento che la revoca era scaturita per il fatto che nelle casermette, stando al bando, è tassativamente proibita ogni attività di vendita, ho chiesto cosa fosse cambiato nel frattempo e anche perché, stante questa clausola, fosse stato permesso al teatro del Carretto di realizzare una mostra nella casermetta San Martino, con biglietto d’ingresso a pagamento. Mi è stato risposto che la Soprintendenza aveva espresso parere favorevole, purché quella economica non fosse l’attività prevalente. Il 21 dicembre ho protocollato una richiesta per avere l’elenco delle casermette assegnate, delibera di assegnazione e relativo parere della Sovrintendenza. Tale accesso non aveva mai avuto risposta, a dimostrazione di come vanno le cose in questa amministrazione. Il 2 marzo ho presentato di nuovo la richiesta, finalmente evasa”.