Giorgi (M5S): “Iva sulla Tari non dovuta, si studi il modo per rimborsare tutti”

“Con l’ultima pronuncia di Corte di Cassazione, che ha emesso l’ordinanza 5627, pubblicata il 7 marzo, è stato ribadito che non si deve pagare l’Iva sulla tassa rifiuti, comunque la si chiami, Tia, Tarsu o Tari”. A ricordarlo è la consigliera comunale del Movimento Cinque Stelle di Lucca, Laura Giorgi che invita i cittadini a fare attenzione ma anche gli enti ad adeguarsi. “Il cittadino ha pieno diritto a riavere indietro, dice l’ordinanza 5627, l’intera quota fatturata, (ammontare dell’Iva), e la stessa Corte Suprema gli riconosce ben 10 anni di tempo, prima che subentri l’impossibilità di farlo, per sopraggiunta prescrizione ordinaria”.
“Sembra semplice, ma dov’è il problema? Il problema è che il rimborso non scatta in automatico, come sarebbe logico, almeno in un paese normale – spiega -: occorre fare un ricorso per cui spese e tempi di causa rischiano di annullare il beneficio. E allora, cos’altro si può tentare, in questo nostro Bel Paese, pieno di contraddizioni, dove tutto funziona in apparenza, mentre, in sostanza, il cittadino si trova sempre solo con le difficoltà? Si è tentato, da più parti, di organizzarsi insieme, facendo una causa collettiva (class action) tramite associazioni di consumatori o tramite Comitati ed i loro legali. Tuttavia, in diversi casi, la cosa è stata respinta. Il recupero per un’azienda è senz’altro una cifra ben più alta, che può dunque giustificare il singolo impegno in causa, ma per una famiglia è davvero difficile agire in tale direzione. A meno che, specie dopo quest’ultima pronuncia, che non lascia alcun spazio di dubbio, il problema non divenga oggetto di protesta generale, costringendo il legislatore a emanare una legge di correzione all’errore, allora applicabile per tutti. Lo Stato si guarda bene dall’attuare una decisione simile? L’azione più efficace diviene quella di inserire, nel sistema, chi lo sappia modificare nel modo giusto”.