Bianchi (Fds): “Il Comune spieghi perché non c’è ancora la Casa delle donne”

Roberta Bianchi, consigliera comunale di Fds, rilancia l’attacco rivolto da Lucca città in Comune all’amministrazione Tambellini circa le iniziative per le donne e sulla mancata realizzazione della Casa. E prende le distanze dalla replica fatta alla lista dalla presidente della Commissione pari opportunità. “Anzichè entrare nel merito della critica sollevata – osserva Bianchi -, si dilunga in commenti che nulla hanno a che vedere con la nota emessa. Lucca città in comune infatti dava un giudizio critico in merito all’intervento della lista con Tambellini sulla casa delle donne. La presidente elenca, a lode di se stessa e dell’amministrazione, le iniziative portate avanti dalla Commissione. Iniziative di comunicazione pubblica e di impegno in settori educativi e di prevenzione che ci auguriamo diano con il tempo i loro frutti, ma le donne hanno bisogno di risposte qui e subito”.
“Il consultorio finalmente c’è ed è merito di quelle donne che l’hanno fortemente voluto, ma non basta – aggiunge -, bisogna che diventi efficace e soprattutto svolga i compiti previsti dalla legge. E’ un inizio, ma c’è ancora molto da fare. Il consultorio deve avere il personale necessario, e non obbiettore; l’accoglienza deve mettere a proprio agio le persone che vi si rivolgono le quali devono ricevere risposte chiare e competenti.
La casa delle donne invece non c’è, ed ecco che la lista con Tambellini se ne esce con la proposta di creare una rete, come se non esistesse nulla, e si promette di conseguire la casa delle donne entro un anno. Ci spieghino perchè in cinque anni questa Amministrazione non sia stata in grado di realizzarla, nonostante le numerose richieste pervenutele. Il programma di Tambellini, che una parte degli aderenti a Lucca Città in Comune ,tra cui io stessa, ha collaborato a redigere conteneva molte promesse, peccato che l’amministrazione non le abbia mantenute. La città non ha bisogno di liste che promettono, ma di amministrazioni che mantengono”.