


Tre sedi in città, molti attivisti impegnati per la campagna elettorale, un programma già presentato con cui confrontarsi con il candidato sindaco e le categorie. Fratelli d’Italia è già in piena marcia verso le elezioni amministrative di primavera e vuole mettere alle spalle tutte le polemiche sul passato che qualche ex esponente del partito ha sollevato negli ultimi tempi. Ora c’è da pensare solo agli appuntamenti amministrativi di Lucca, Camaiore, Forte dei Marmi e Bagni di Lucca e a raccogliere il maggior numero di voti possibile.
Il coordinatore provinciale Riccardo Zucconi, in questo senso, è chiaro: “Ho 60 anni e 4 figli – dice – e sono un imprenditore del settore commerciale. Questo significa che non sono un politico di professione e non campo di politica. Sono il segretario provinciale di Fratelli d’Italia e membro della direzione nazionale del partito, un organismo ristretto. Poi ci sono l’assemblea nazionale e, a livello locale, la segreteria regionale e il comitato provinciale, composto di 12 persone che coprono tutta la provincia di Lucca. Per i comuni più grossi, poi, ci sono i responsabili comunali e per quelli più piccoli quelli di zona”. “La mia storia – spiega – con Fratelli d’Italia inizia nel 2013 quando Guido Crosetto mi chiese se volevo candidarmi alle elezioni politiche. Si fecero le primarie ed ottenni più voti di tutti in provincia, per questo fui nominato segretario provinciale. Per motivi vari per due anni, però, mi sono dimesso fino a che Giorgia Meloni e il segretario regionale Torselli non mi hanno reincaricato della segreteria provinciale. Questo significa che il comitato provinciale ha l’imprimatur del partito a livello nazionale e regionale”. Una risposta, questa, nemmeno troppo velata a chi ha messo in dubbio la titolarità della sua carica in queste settimane.
“Ho scelto Fratelli d’Italia – spiega ancora Zucconi – perché non sono d’accordo con l’attuale organizzazione dello Stato e perché penso che un’Italia diversa sia possibile. Guardiamo i dati sul lavoro: è un’Italia fondata sul nulla, non certo sul lavoro e in cui da parecchio tempo non si elegge chi ci governa. Dopo il referendum di dicembre si sarebbe dovuti tornare subito al voto invece con tutta probabilità, visti i problemi del Pd, si andrà alla scadenza naturale della legislatura. In tutto questo Fratelli d’Italia si innesta in un centrodestra che vuole cambiare le modalità di governo e uniformarsi alle grandi democrazie europee. Per contrastare i tanti problemi che ci assillano, dalla disoccupazione giovanile, alle pensioni, alle questioni che attanagliano le piccole e medie imprese. Ora, invece, chi fa le leggi non le fa neanche bene: basti pensare a quello che è successo con in voucher, strumento introdotto e poi modificato, ma sempre a discapito dei lavoratori”.
“Noi – prosegue Zucconi – siamo quel partito che ha portato migliaia di persone in piazza prima a Firenze, poi a Roma e presto di nuovo nella capitale a manifestazioni unitarie con la Lega e Forza Italia. E l’unità del centrodestra è quello che cerchiamo anche a livello locale dove il partito non è, come qualcuno ha detto, monocratico, ma prende le decisioni in maniera collegiare. E collegialmente abbiamo deciso di appoggiare Remo Santini a Lucca, Claudio Gemignani a Bagni di Lucca, Giampiero Bertola a Camaiore e quasi al 100 per cento Giampaolo Bramanti a Forte dei Marmi”. “Partiamo – spiega ancora il segretario provinciale – dagli ottimi risultati di Altopascio alle comunali, di Viareggio e Forte dei Marmi alle regionali. A Lucca, invece, i dati non erano altrettanto buoni e per questo ho avviato una serie di contatti per far sì che anche a Lucca Fratelli d’Italia riscuota consenso. Di qui è nato il confronto prima e l’adesione poi di Marco Chiari, Nicola Buchignani e Lido Fava al partito. Certamente con il mal di pancia di qualcuno, ma io devo far sì che la nostra realtà cresca, possibilmente con competenza e impegno. E i risultati si sono visti subito, con un importante afflusso di ragazzi giovani e validi che credono in noi e di cui non dobbiamo tradire la fiducia”.
Una situazione che conferma anche il responsabile per le amministrative lucchesi, Marco Chiari: “L’impegno è grande – dice – e sono tanti i giovani che siamo riusciti ad attrarre in questi mesi e che con non si stanno dando da fare. Io sono anomalo come politico e non vorrei andare in campagna elettorale a fare promesse fini a se stesse. Vorrei prospettare alle persone la fattibilità reale di quello che proponiamo. Partendo dal fatto che, a differenza di chi organizza convegni e incontri, noi già conosciamo le istanze dei cittadini. La città, d’altronde, negli ultimi anni è letteralmente implosa e per prima cosa andrebbe incentivata l’occupazione, incentivando chi la crea, agendo innanzitutto sugli sgravi delle tasse comunali. Perché non si può certo gioire dei dati che parlano della chiusura di circa mille attività in tre anni”.
Il partito, come testimonia Alberto Pardini, che lavora affianco del consigliere regionale Donzelli, è attivo anche sul lato delle proposte di legge: “Stiamo presentando – spiega – una proposta di legge regionale contro il business dell’immigrazione. Le cooperative, o chi per loro, infatti, ci guadagnano nell’accoglienza. E non si capisce perché laddove un privato per iniziare un rapporto con la pubblica amministrazione deve presentare 30 o 40 certificazioni diverse le coop che gestiscono i migranti devono presentare solo un foglio senza subire veri e propri controlli. Per questo la proposta di legge regionale chiede che le spese siano rendicontate. Vogliamo capire quanto volume di affari, insomma, non viene speso per i migranti”. L’altra battaglia è quella sul locale per avere scuole, specialmente professionali, in condizioni decenti: “Non come il Collegio Colombo – dice Zucconi – di Viareggio che cade a pezzi e non permette agli studenti di uscirne professionalmente formati”.
In vista della campagna elettorale di Lucca, comunque, le idee sono chiare e sono state messe sul tavolo della coalizione: “Molto – dice Marco Chiari – è stato recepito perché rappresenta la realtà delle cose. Non diciamo che ci hanno fatto i complimenti ma hanno detto che le nostre idee sono valide. Poi saranno studiate e analizzate nel particolare dai gruppi di lavoro settoriali perché vogliamo dare risposte precise ai cittadini, vogliamo e possiamo come nel nostro slogan. Questo a differenza di quello che fanno gli altri. Delle 30-40 pagine di programma elettorale di Tambellini cosa in effetti è stato realizzato? Poco o nulla. Basta vedere lo stato delle strade. E allora l’assessore alla sicurezza stradale a che serve? Noi vorremmo che il 50 per cento dei proventi delle multe fosse destinato solo ed esclusivamente al mantenimento delle strade”.
E’ un Chiari che è entrato pienamente della parte del politico, dopo l’avvio civico della sua marcia di avvicinamento alle elezioni: “Nel novembre 2016 – dice – Lucca stava morendo e nessuno si era ancora mosso. Ci siamo così dati un impegno di costituirci in questa lista civica per forzare i tempo e vedere se qualcuno reagiva. Addirittura ho lanciato la mia personale candidatura a sindaco che era solo provocatoria. Ma guarda casa da allora si sono mosse altre liste civiche, i partiti e questo vuol dire che quell’azione dirompente è servita. Adesso c’è Reo Santini come candidato e mi sembra la persona giusta per fare il sindaco”. “Le liste civiche – commenta poi Chiari – sono belle ma di solito nascono sei mesi prima delle elezioni e muoiono suibito dopo. Io avrei anche continuato come lista civica se non ci fosse stata questa opportunità di Fratelli d’Italia. Dopo l’esperienza in Forza Italia dal 1998 al 2002 fino a tre mesi fa sono stati indipendente. La linea del partito mi piace e mi piace molto la Meloni e anche il fatto che non sia un partito di estrema destra che guarda ai valori delle persone”.
Nessun timore, inoltre, di erosione di consensi a destra o dalle liste civiche: “Massimo rispetto per tutti – dice Zucconi – anche per Barsanti. Ma quello non è il nostro cammino e non possiamo che possa inficiare il nostro. Confido nel lavoro di Chiari, Buchignani e Fava, con i quali il rapporto risale a tempo fa e non è nato in vista delle elezioni. Quanto alle civiche per noi rappresentano un valore aggiunto. Non non vogliamo che qualcun altri prenda meno ma vogliamo prendere di più. Un incentivo in più a mettere in lista persone valide. Il risultato a due cifre? Secondo me è raggiungibile anche se partiamo da un dato non proprio confortante a Lucca di Fratelli d’Italia. Conto molto anche sull’appeal della Meloni, che sarà a Lucca a sostenere la campagna elettorale”.
Anche la lista di 32 nomi è quasi definita e prevederà il 33 per cento di donne. Nicola Buchignani è il principale candidato ad essere capolista: “E’ consigliere uscente – dice Chiari – e io glielo riconoscerei ma questo non vuol dire sminuire gli altri”. “Sicuramente – aggiunge Zucconi – i consiglieri uscenti saranno il motore del consenso, ma faremo una riunione di tutti i candidati e tutti insieme prenderemo una decisione su chi sarà il capolista”.
Ora sono pronti a partire i confronti con le associazioni di categoria, cui sono state inviate le linee programmatiche in vista delle elezioni. Incontri sono in programma con Confcommercio e Confesercenti, fra gli altri. Le sedi intanto, iniziano a lavorare: oltre a quella di San Concordio, che sarà sede operativa, ce ne saranno altre in viale Cavour, davanti alla questura e in via Angeloni, di fronte al Palatucci.
La macchina è partita, insomma, e adesso si comincia a fare davvero sul serio.
Enrico Pace