
L’Udc Toscana interviene sul provvedimento del governo che ha portato all’abolizione dei voucher. “I voucher – commentano dal partito dello scudo crociato – non erano il massimo, ma in certi frangenti sono stati il minimo possibile, e quando sono stati utilizzati oculatamente, sono stati utili soprattutto in alcuni settori più funzionali alla flessibilità. Certamente sarebbero dovuti essere meglio regolamentati e soprattutto sarebbe servito un maggior controllo più efficace contro l’abuso. Purtroppo non esiste solo lo stipendio fisso con tutele come la solidarietà e la cassa integrazione, che peraltro hanno un costo che pesa e non poco, vi sono molte forme di lavoro, fra queste anche quelle che senza voucher non potrebbero essere svolte in modo regolare. Crediamo che in un sistema globale in cui la flessibilità è un punto fondamentale del sistema occupazionale, serva una visione certamente più cinica, ma ineludibile del lavoro. D’altra parte garanzie per tutti non possono esserci, soprattutto in un paese come il nostro con milioni di partita Iva, i cui possessori sono lavoratori e padri di famiglia, ma per qualcuno è solo un dato statistico”.
“I voucher già acquistati dureranno fino alla fine del 2017 – prosegue l’Udc Toscana -, ma già si sono verificati disguidi per l’accesso con problematiche da risolvere nel breve tempo che stanno pesando non poco sui datori di lavoro, che non sono certamente sempre grossi imprenditori con le spalle larghe. Ovviamente ciò al governo che li ha aboliti non interessa, sono più importanti le questioni politiche della sinistra e della Cgil, al quale è evidente che si è voluto dare una risposta precisa in pieno congresso Pd e con la paura di un eventuale referendum in materia. Un provvedimento impulsivo che peserà sul sistema produttivo, soprattutto alle porte della stagione estiva in realtà a grande vocazione turistica, come la provincia Toscana, mettendo a rischio molte prestazioni occasionali che sono pur sempre reddito, anche se non si tratta del posto fisso a tempo indeterminato”.
“Gli interventi sulle politiche del lavoro – conclude l’Udc Toscana – devono essere sostenute da analisi e percorsi autorevoli, non certo da strumentalizzazioni politiche e sindacali ai soli fini di un consenso immediato. Se il governo non troverà una soluzione nel breve tempo che sani il vuoto creato ci saranno pesanti ripercussioni, e ciò non accadrà per quei settori poco virtuosi che hanno speculato sui voucher, ma per quelli più deboli legati al sociale ed alle piccole attività con le maggiori difficoltà economiche e senza sostegni in caso di crisi, che grazie proprio ai voucher sono sopravvissuti. Non ci resta che porgere un grottesco ringraziamento per tutto ciò al governo, al congresso Pd, alla Cgil ed a quei cespugli della sinistra oramai sempre più estranei dalla vita reale”.