
Fratelli d’Italia al centro di accoglienza della Croce Rossa. Non si fa attendere la risposta alle questioni sollevate dal consigliere regionale Giovanni Donzelli del presidente Enzo Fasano.
“La Croce Rossa – dice Fasano – non è solita ribattere a dichiarazioni, commenti, considerazioni del suo operato ne tanto meno entrare in agone politico prendendo le parti di una o di un’altra fazione. Riteniamo dopo la visita al campo e alla luce di quanto dichiarato alla stampa dal consigliere regionale Donzelli precisare e puntualizzare alcune situazioni che secondo il consigliere renderebbero il campo accoglienza della Cri di Lucca una sorta di “follia”.
“Quanto alla presenza dei giornalisti il consigliere Donzelli – spiega Fasano – dovrebbe conoscere molto bene le procedure e le regole per l’accredito presso il ministero dell’interno, visto che lui le ha messe in pratica per poter ottenere il proprio accredito e, se veramente voleva che fossero presenti anche i giornalisti (presenti in gran numero), lo avrebbe potuto fare anche per loro. Al riguardo il vicario della prefettura ha espressamente detto al signor consigliere che se lui voleva poteva accreditarli seduta stante come facenti parte del suo staff. Ma il signor consigliere ha rifiutato tale opportunità. Quindi chi non ha voluto che i giornalisti entrassero è stato solo ed esclusivamente il signor consigliere. Forse perché in questo modo ha potuto dire quello che gli pareva senza la possibilità di documentare la reale situazione. Forse a qualcuno da fastidio il fatto che al nostro centro non sia mai successo niente… Eppure sono transitati oltre 2.500 migranti (di nazionalità, culture, religioni diverse, eccetera) da quando il centro è stato attivato. Qualcosa vorrà dire?”.
“Sulla questione bagni – prosegue – al campo sono in funzione sei container con sei docce-wc ognuno per un totale di 30 postazioni. Gli ospiti sono poco più di 200. Non vedo come Donzelli possa definire “servizi igienici inadeguati, insufficienti e inaccettabili”. Alle 12 i bagni erano ancora da sistemare (servizio che svolgono quotidianamente gli ospiti della struttura). E’ mai stato in un campeggio? Sul rubinetto guasto, invece, succede anche nelle abitazioni con due persone. La ditta, che era stata già chiamata, ha provveduto alla riparazione (versava con qualche goccia) e l’acqua per terra nei bagni possiamo affermare che ci sembra una cosa “normale” per i servizi. Non il lago… ma bagnato per terra”.
La sistemazione in tende è un’altra critica che Fasano rigetta: “Tutte le tende sono climatizzate e rese confortevoli (climatizzatore estate-inverno) – prosegue il presidente – Mediamente un migrante resta ospite della struttura per qualche settimana, solo per due di loro la permanenza è di circa tre mesi. Il turnover è molto frequente. Ribadiamo che l’assistenza, se fatta in maniera corretta e umana, la si può fare anche sotto le tende. Ricordiamo al consigliere Donzelli che i terremotati dell’Aquila li abbiamo assistiti per ben nove mesi all’interno di tende (Campo di Collemaggio) e ancora oggi riceviamo attestazioni di gratitudine. Se qualcuno vuole speculare lo faccia pure, senza, però, tirare in ballo sempre le sofferenze altrui, sulle quali, molto spesso, c’è chi ci specula. Ci preme precisare che per ridurre le presenze al centro di prima accoglienza di Lucca – e dare la possibilità di togliere le tende – basterebbe che ogni Comune raggiungesse le quote stabilite dallo Stato, come è sempre stato ribadito. In questo modo la prima accoglienza potrebbe essere fatta con sistemazioni più adeguate. Se queste persone sono accolte sotto le tende la responsabilità non è della Croce Rossa. Il nostro comitato si è dotato, autonomamente e con senso di responsabilità, di una struttura sanitaria, composta da un medico, uno psicologo e due infermieri in servizio esclusivo per il centro di accoglienza. Cosa che non sarebbe tenuta a fare perchè la sorveglianza sanitaria non è una competenza del nostro comitato”.
“Sono stati fornite – conclude Fasano – tutte le informazioni richieste sulla trasparenza dei rimborsi e, comunque, il bilancio della Croce Rossa di Lucca è estremamente trasparente. Le entrate e le uscite sono tutte inserite nello stesso, così come è di elementare comprensione verificare che mantenere un centro di prima accoglienza, che svolge essenzialmente funzioni di hub, richiede notevole impegno sia economico che di energie. Siamo veramente dispiaciuti che chi avrebbe la possibilità di poter migliorare la ormai annosa emergenza dei flussi migratori, se ne ricordi solo per fare proclami durante le campagne elettorali. Ormai siamo stanchi di ripetere che la Croce Rossa Italiana aiuta chi si trova in difficoltà, sempre, senza fare alcuna distinzione di razza, appartenenza politica, orientamento sessuale o religioso, eccetera. Alla politica – sia nazionale che internazionale – spetta invece risolvere a monte una crisi umanitaria. O forse non la si vuole risolvere perché a qualcuno (non certo alla Croce Rossa) fa comodo per poter avere sempre un argomento da trattare per nasconderne altri che stanno a cuore dei cittadini. Per favore non coinvolgete la Croce Rossa nelle dispute elettorali. La Croce Rossa è da sempre al fianco dei deboli e lo sarà sempre, senza se e senza ma…”.