
Prime reazioni dal centrosinistra all’appuntamento di presentazione della campagna elettorale di Remo Santini che si è tenuta ieri al teatro del Giglio. Non convincono le posizioni sul tema di immagrazione e campo Rom l’assessore Antonio Sichi: “C’è chi confonde – dice – il ruolo di sindaco con quello dello sceriffo. Un sindaco non può fare un’ordinanza dove espelle dal territorio comunale i cittadini che hanno i capelli biondi o sono alti più di 1,90. Uno dei candidati ha detto che se eletto smantellerà il campo Rom/sinti di via delle tagliate, cosa possibile, dovrebbe però dire anche dove metterà le persone che ci abitano e che sono cittadini lucchesi a tutti gli effetti”.
“In un anno ricorda Sici – con il nostro progetto siamo passati dalle 126 persone censite a fine 2015 alle attuali 79 con una riduzione di 47 unità pari al 37,3 per cento. Abbiamo poi istallato i contatori facendo pagare l’acqua a chi ci abita e non più al Comune. Seguendo il nostro cronoprogramma il campo potrà essere chiuso in 3/4 anni senza costi per il bilancio comunale. rRcordo che quando governavano i partiti delle ruspe i campi costavano alla comunità 100mila euro per la fornitura dell’acqua e nonostante le 27 case popolari assegnate dal 2004 al 2012 in via delle Tagliate abbiamo trovato 38 nuclei ammassati nelle 23 piazzole presenti”.