Bianchi (Fds): “Madonne Bianche, tolto uno spazio pubblico a S. Alessio”

“Condividiamo le preoccupazioni di Area dismessa 55100 relativamente alla sorte del Parco delle Madonne Bianche, dopo che l’amministrazione l’ha dato in gestione a due associazioni sportive. La nostra proposta, in linea con quanto richiesto dai cittadini della zona, era quella che l’impianto fosse declassato a verde pubblico e restituito alla piena disponibilità degli abitanti del luogo e della città”. A dirlo è la consigliera comunale di Fds Roberta Bianchi.
“L’amministrazione – va avanti – ha scelto di metterlo a bando. Nel caso di bando deserto, l’amministrazione sarebbe dovuta andare ad un nuovo bando ove includere anche le associazioni culturali, ed in caso di ulteriore fallimento, declassare l’area a verde pubblico. Viste le caratteristiche del complesso, viene naturale chiedersi quali siano le ragioni che hanno indotto le due associazioni a prendere in considerazione la gestione di un impianto già oggetto di bandi andati deserti. Le spese necessarie per rimettere in funzione l’impianto sono quantificate in oltre 30.000 euro. Chi conosce bene la struttura, ci dice che non potrà mai rendere tanto, a meno che non si prevedano interventi di ampliamento delle strutture esistenti, quali ad esempio la costruzione di spogliatoi adeguati. Nel bando e nella proposta pervenuta non c’è traccia di tale ipotesi e noi vorremmo che l’amministrazione la escludesse. Così come vorremmo che fosse chiarito se il complesso rimarrà aperto gratuitamente per gli abitanti della zona e per tutti coloro che volessero usufruirne. Il che ci sembra improbabile dal momento che se una società investe in una struttura e ne vuole un ritorno economico, dovrà sfruttarlo al massimo. Con questa scelta l’amministrazione ha tolto al quartiere uno spazio che avrebbe potuto essere fruito da tutti. Ad Antraccoli si è ceduto ad un’Associazione Paesana, che ne aveva fatto richiesta, uno spazio verde per creare attrezzature sportive, a San Alessio non si è dato ascolto a ben 700 cittadini che si erano espressi perché il Parco rimanesse pubblico e ne avevano sostenuto un progetto di riqualificazione e gestione gratuita, che non prevedeva alcuna modifica dell’esistente. Ho presentato ieri un’interrogazione all’assessore perché chiarisca in particolare se e in che modo il parco sarà fruibile gratuitamente per tutti, se le attività saranno rivolte solo ai soci delle due associazioni o se saranno aperte a tutti e perché garantisca che non saranno concessi ampliamenti della struttura esistente. Speriamo che questa volta, contrariamente alle abitudini ormai consolidate, arrivi una risposta chiara ed esauriente”.