



“In caso di ballottaggio non faremo apparentamenti”: il candidato di SìAmo Lucca, Remo Santini, sgombra il campo dai dubbi. Lo fa stamani (1 aprile) in occasione della presentazione di Lucca in Movimento, la terza lista civica in suo sostegno, dopo Progetto Lucca. Un incontro (al caffè santa Zita) che avviene a stretto giro di posta rispetto all’inaugurazione della sede elettorale di Alessandro Tambellini. Il logo ha colori brillanti ed il simbolo “play”, per invitare la città a darsi una mossa: “Il nome è venuto in mente a me – spiega Santini – anche perché non abbiamo strapagati guru della comunicazione alle spalle”. In lizza per un posto in Consiglio comunale, per ora, ci sono 4 nomi. Si tratta di Cinzia Barabini (avvocato), di Andrea Gambogi e Serena Borselli (entrambi imprenditori turistici) e di Letizia Bedini (casalinga).
Il significato è nitido: la città deve tornare a muoversi, dopo “anni di immobilismo”. Il candidato di SìAmo Lucca coglie anche l’occasione per tornare su alcuni dei temi più roventi della campagna elettorale in corso, a partire dal recente confronto tenutosi a San Vito: “Chiediamo rispetto per le idee di tutti – dice – perché nessuno può pensare di avere la verità in tasca. Invece, contro di noi, sono stati usati toni offensivi, perché qualcuno ha sbroccato. Ci dicono che le nostre idee sarebbero baggianate: una di queste è il vigile urbano di quartiere, presentata al teatro del Giglio pochi giorni fa. Ecco, sapete che proprio ieri l’attuale amministrazione, dopo anni di immobilismo, ha approvato l’inserimento di questa figura? Ora gli consiglio di creare una lista e chiamarla ‘Lucca all’inseguimento’, visto che ci copiano le proposte”.
Santini attacca anche sul G7: “Chiaro che si tratta di una vetrina per la città – commenta – ma non si può organizzare senza tenere conto delle esigenze di cittadini e commercianti, che verranno tagliati fuori dal centro per troppo tempo. Anche la storia di scrivere una mail per segnalare i disagi è aberrante: serviva un ufficio creato ad hoc, per gestire al meglio l’evento. Inoltre, i negozianti adesso si trovano anche a pagare una tassa sulle insegne che prima non era mai stata applicata”. E, sempre in tema di centro storico, il candidato torna anche sul post pubblicato ieri, relativamente all’abbandono di rifiuti e cartoni: “Una soluzione c’è – argomenta riferendosi ai negozi – ed è quella di far passare i mezzi di Sistema Ambiente dalle 20,30 alle 22,30, per raccogliere in quella fascia i materiali e far trovare Lucca pulita al mattino. Ho già parlato con loro (Sistema Ambiente) e mi hanno detto che è assolutamente fattibile. Poi bisognerà potenziare anche il servizio per i privati. Insomma, se Rossano Ercolini, premio Nobel per l’ecologia, viene a Lucca e dice che l’attuale modello di raccolta differenziata non funziona, qualcosa vorrà pure significare, o no?”.
Quindi, sulla possibile candidatura del provveditore agli studi per le Province di Lucca e Massa Carrara, Donatella Buonriposi: “Non credo possa collocarsi a destra – afferma – perché tutti quelli che stanno a destra sono con me. Forse sarà una candidata di centro o magari strizzerà l’occhio a Tambellini: per ora non so dirlo”.
Santini ribadisce che se sarà eletto sindaco ci sarà un assessorato ai paesi e quartieri e prosegue il suo tour a partire dalle piccole frazioni: “Dopo Formentale – ricorda – sono stato a Deccio di Brancoli, che conta 14 abitanti. Mi hanno commosso, accogliendomi tutti in canonica con una torta: mi hanno detto che da quelle parti non si vedeva nessuno da anni. Il dialogo e l’ascolto saranno alla base del nostro percorso e, a breve, illustreremo l’intero programma”. A Lucca tornerà anche Paolo Del Debbio: “Lui e tutti quelli che erano al Giglio non hanno preso un soldo, perché credono nella causa”, ribadisce Santini. Poi, ancora, sulla data per le elezioni: “Se ci dovesse essere un ballottaggio sarebbe il 25 di giugno. Una scelta che non condivido, perché la gente che vuole il cambiamento deve essere messa nelle condizioni di poter votare nei momenti più appropriati. A questo punto – scherza – perché non spostare tutto direttamente a Ferragosto?”.
Quanto ai candidati di Lucca in Movimento, Gambogi e Borselli si dicono pronti a darsi da fare sul versante dell’accoglienza turistica, il loro pane quotidiano. “Gestisco una struttura per camper – dice Gambogi, già consigliere per 5 anni con la giunta Fazzi – e conosco il problema. I turisti ormai fotografano la spazzatura ed in centro non c’è mezzo cartello in lingua straniera”. Dello stesso avviso la 42enne Serena Borselli, alla prima esperienza politica, che però sposta lo sguardo oltre le mura: “Vorremmo tornare ad occuparci del territorio di Lucca nel suo complesso. Io, per esempio, vivo a Mutigliano: frazioni come questa sono state abbandonate a sé stesse negli ultimi 5 anni”. L’avvocato Barabini, invece, si dice contagiata dall’entusiasmo di Santini: “Anche io non ho pretendenti esperienze, ma voglio mettermi in gioco affinché Lucca torni ad essere il salotto buono della Toscana”. Letizia Bedini, infine, nonna e casalinga per scelta, dichiara di voler difendere i valori della famiglia: “E, inoltre, vorrei che risolvessimo i problemi del centro storico, dove sono nata: mi riferisco alla presenza di troppe barriere architettoniche per i disabili e alla questione della sicurezza per i cittadini”.
Paolo Lazzari