
Il Cantiere Sociale Versiliese aderisce alla mobilitazione e alle iniziative contro il summit del G7 dei ministri degli esteri a Lucca, partecipando alla manifestazione di lunedì (10 aprile). “La scelta dell’opposizione a questa inutile parata di ministri – si legge in una nota – nasce dalla natura stessa del progetto del Cantiere, cioè la pratica condivisa nelle scelte decisionali da parte della popolazione sul proprio futuro che dovrebbe tendere verso la pace e l’equità sociale”.
“Tali pratiche sono lontane anni luce dalla stessa forma dei G7 che fin dal tempo delle giornate del 2001 a Genova hanno dimostrato la loro lontananza dai bisogni reali delle popolazioni del mondo e l’arroganza dei potenti che muovono le fila del pianeta – aggiuge il cantiere sociale -. In particolare rispetto alle politiche estere dei governi del’G7, il fallimento è sotto gli occhi di tutti, il pianeta dall’inizio del millennio è stato gettato in una delirante spirate di guerra di conquista e terrorismo causato principalmente dalle politiche neoliberiste e dalle guerre di rapina connesse. Pensiamo al Medio Oriente che dopo le fallimentari guerre In Afganistan e Iraq, è stato gettato in un dramma senza fine. Facendo scaturire dallo stesso magma di odio le forme di terrore che l’occidente dice di combattere (come l’ISIS o altri gruppi) ma che in precedenza proprio gli stessi governi hanno sostenuto e finanziato. Le conseguenze di questo drammatico e cinico risiko geopolitico ha creato drammi anche per la popolazione europea colpita da infami attacchi terroristici. I 7 grandi causano guerre e finanziano terroristi ma le conseguenze vengono pagate dalle popolazioni che vedono prendere decisioni sopra la proprie teste senza poter opporsi o protestare. Più che mai siamo concordi con lo slogan delle giornate di opposizione al G7: vostre sono le guerre ma nostri sono i morti, e per questo ci opporremo al G7 di Lucca e con questo spirito lo scorso 31 marzo abbiamo ospitato un’assemblea a cui hanno partecipato molte realtà viareggine e versiliesi”.