Angelini con Garzella: ‟Unico a vedere limiti del Pd”

6 aprile 2017 | 12:15
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Angelini con Garzella: ‟Unico a vedere limiti del Pd”

Piero Angelini e con lui parte di Governare Lucca sceglie di rimanere dietro le quinte alle prossime amministrative, ma rilancia il sostegno (esterno) alla candidatura di Matteo Garzella, come anticipato nei giorni scorsi da Lucca in Diretta (Leggi), e rilancia il dibattito su sanità e urbanistica. Non senza sollevare critiche agli altri candidati in corsa. “Santini?- dicono- è legato ai residui della vecchia politica. I Cinque Stelle non hanno un progetto politico e Tambellini è guidato dall’interesse e non dalla difesa dei beni comuni. Il valore aggiunto di Garzella è la rottura con i partiti”. La riflessione elettorale del gruppo è stata condivisa questa mattina (6 aprile), a Palazzo Santini, dal fondatore Piero Angelini insieme ai colleghi Vincenzo Giorgi e Luigi Stefani. “Non presenteremo una nostra lista elettorale, nè parteciperemo con nostre persone alle liste esistenti – chiarisce Angelini – ci sembrerebbe di fare come gli altri partiti, che pensano solo a salire sul carro del vincitore. Governare Lucca rimarrà un gruppo organizzato, impegnato nella promozione di un dibattito politico e culturale sui temi centrali della città e sulle candidature che ci sono in campo”.

L’appoggio politico che il gruppo ha deciso di riconoscere a Matteo Garzella è dettato sostanzialmente da tre ordini di ragioni. “Nei suoi cinque anni in Consiglio – spiega ancora Angelini – è stato l’unico a cercare di recuperare la tradizione liberale e cattolica della città, con le sue ricerche sulla storia del consiglio comunale, con i dibattiti e le celebrazioni delle feste nazionali, fino al gesto, da noi molto apprezzato, di fare il presepe a Palazzo Santini. Si è fatto interprete anche della nostra posizione nei confronti degli stranieri: il rapporto cristiani-musulmani deve essere contraddistinto da massima accoglienza e tolleranza, senza però rinunciare alla storia e all’identità comune. Diversamente da altri (come Renzi e Rossi), ha visto la politica non come occasione di liquidazione della memoria e del passato (come ha fatto Tambellini, rottamando la passata politica urbanistica), bensì come recupero delle tradizioni che hanno segnato questa città in meglio, esprimendo un’idea di riformismo che rappresenta un terreno di incontro apprezzabile. In secondo luogo – prosegue Angelini, Garzella ha denunciato i limiti e compromessi del Pd, ovvero gli inciuci fra Tambellini e Marcucci su molti beni comuni, fra cui la manifattura, che sono un fatto reale. Nessuno è più indipendente di chi rompe con il suo partito per mettere in luce l’opacità delle scelte politiche della città. Infine, ammirevoli sono la sua difesa del ruolo delle istituzioni, l’impegno per il funzionamento democratico e l’ultimo rifiuto di votare il piano strutturale e la variante di Antraccoli, che segna uno degli episodi più evidenti di clientelismo, tentativo di Tambellini di usare il suo potere per mietere voti non con il consenso ma con gli interessi”.
Angelini invita anche il senatore Marcello Pera ad esprimersi sulle elezioni di giugno. “Invece che ritirarsi – osserva – ha il dovere, dopo il tentativo sbagliato di mettere in campo una forza basata sui risultati del referendum, di prendere una posizione politica chiara, auspicabilmente in favore di Garzella. Pera ha da tempo capito che a Lucca serve un’amministrazione più slegata dai partiti. L’idea è che il territorio si difenda mettendo insieme chi ha dimostrato di avere a cuore la città. I partiti sono un freno, le liste civiche l’espressione di un vero interesse dei cittadini per la gestione del bene comune”. Proprio la rottura con le logiche di partito sembra essere la principale molla che ha spinto Governare Lucca a preferire Garzella ad altri candidati civici, fra cui Donatella Buonriposi. “La stimiamo, ma mantenendo legami con personalità politiche chiaramente negative, che la condizioneranno e presentando un programma politico non chiaro non offre la garanzia che sui temi più importanti si possa avere un’espressione convinta e consapevole”. “L’amministrazione Tambellini non ci ha convinti – dichiara Angelini -: non ha difeso i beni comuni della città. Altra grande perdita di autonomia riguarda l’acqua. Enrico Rossi, con la sua politica di privatizzazione selvaggia, ci ha tolto la disponibilità di un bene che è sempre stato a disposizione delle comunità locali”. Governare Lucca ricorda di non essere mai stato ostile al centro sinistra, cercando, piuttosto, di dare il proprio contributo all’amministrazione Tambellini, senza però essere presi in considerazione.
“Non siamo mai stati ascoltati seriamente sui problemi più importanti – dice – ma nutriamo perplessità anche nei confronti della proposta del centro-destra. Remo Santini si è sempre occupato della città, è informato, ma ha il limite di utilizzare persone che sono responsabili della situazione locale e della liquidazione della destra, a partire da Chiari e Favilla. Spero che abbia la forza di chiarire che la città non dipende da questi residui duri della politica del passato e da partiti. Laura Giorgi del Movimento Cinque Stelle si è preoccupata di dare alla città un’informazione adeguata, ma il Movimento a Lucca non ha un progetto politico riconoscibile con cui confrontarsi. Anche scegliere la candidatura in rete drappresenta un limite nella scelta della classe dirigente che poi si riflette sulla loro gestione”. 
Utilizzo degli edifici del Campo di Marte e sanità in generale saranno, secondo Angelini, i temi portanti da affrontare, insieme alla politica urbanistica che dovrebbe tornare a segnare una continuità con la precedente amministrazione. “Abbiamo sempre impostato la nostra battaglia su due aspetti irrinunciabili: la difesa dei beni comuni e la lotta alla disinformazione. Per quanto riguarda il primo punto, da quando ci siamo candidati e abbiamo vinto le elezioni con Favilla abbiamo sempre continuato a tener fede ai nostri principi. Finalmente ci sarà un consiglio comunale per sapere quali siano i costi di gestione del San Luca. Con la finanza di progetto una società che non ha dato un soldo viene rimborsata da noi con circa 20 milioni sottratti alla sanità lucchese e ai cittadini”.
Le accuse di Angelini non risparmiano nemmeno le realtà culturali della città. “Una ex-alunna di Imt accusata di plagio -osserva- un’istituzione a cui la città dà tantissimo e da cui non riceve quasi niente, doveva suscitare una reazione forte e non rimanere nell’ombra. Portiamo avanti un istituto di ricerca con i soldi dei cittadini lucchesi, controllare se si fa realmente ricerca o solo copiature senza significato è il minimo richiesto”.
Il messaggio di Governare Lucca è chiaro: “Il voto su base clientelare, dettato dagli interessi, deve essere sostituito- conclude Angelini- da un voto partecipato e consapevole. Chi ha avuto un ruolo importante per la città ha il dovere di orientare le scelte future”.

Jasmine Cinquini