Colucci: “25 aprile sia festa di riconciliazione nazionale”

Il 25 aprile sia festa di riconciliazione nazionale. La pensa così Francesco Colucci, che nel giorno della Liberazione lancia un appello: “Il 25 aprile è la festa che ricorda l’insurrezione armata di un popolo e la vittoriosa guerra di Liberazione – dice – E’ il fondamento su cui si basa la nostra Costituzione Repubblicana. Ciò premesso e dopo 70 anni da questi importanti fatti credo sia doveroso fare alcune considerazioni: come ogni guerra anche la Liberazione ha avuto aspetti tragici, stragi evitabili, episodi odiosi, che hanno colpito Italiani, da qualunque parte combattessero; come in ogni guerra si ricordano sole le stragi di chi ha perso e si mettono nell’oblio quelle dei vincitori. Chi vince, in ogni parte del Mondo, impone la sua “lettura” degli avvenimenti cruenti e così è successo anche in Italia. Credo che oggi, dopo tutto questo tempo sarebbe giusto ed opportuno che la Ricorrenza del 25 aprile, fosse “ampliata” anche a Festa della riconciliazione nazionale, in cui si celebra la grande lotta di popolo per la Liberazione ma anche il desiderio di moltissimi di ricordare tutti i morti, tutti Italiani al di la di dove combattessero”.
“I vivi – spiega Colucci – hanno già chiuso da tempo queste atroci ferite, molti epigoni del fascismo, riciclati in partiti di estrema destra sono stati in questi anni Ministri della Repubblica e con il voto popolare, vi potranno anche tornare. Allora, senza ipocrisie, non vedo perché non si debba ugualmente chiudere un dramma tutto italiano che riguarda tutti i nostri morti. Il 25 aprile continui ad essere fausta ricorrenza della vittoriosa lotta di liberazione, ma diventi anche momento di riconciliazione e ricordo di tanti morti, tutti italiani. Sia il 25 aprile, Festa della Liberazione e della riconciliazione nazionale”.