
Tanti avvocati, ma anche medici, impiegati, pensionati e studenti: la lista SìAmo Lucca, civica a sostegno della candidatura di Remo Santini a sindaco, è stata tenuta battesimo oggi, nella sede di viale Marti. Un’età media sotto i 45 anni, 12 donne, la lista non presenta candidati che abbiano già ricoperto ruoli politici in precedenza, nel segno di una discontinuità col passato fortemente voluta dal candidato.
Nel mazzo spiccano importanti nomi del commercio lucchese (Samuele Cosentino e Stefano Buralli su tutti) e quello di Alessandro Di Vito (da anni noto per le sue battaglie sulla sanità pubblica), mentre sono in maggioranza i professionisti del settore giuridico.
Una garanzia di qualità, per Santini, che nel frattempo annuncia l’apertura di una nuova sede elettorale, in via Fillungo: dall’11 maggio occuperà lo spazio lasciato vuoto dall’ex locale Pult, nel fondo di proprietà della famiglia Pardini.
“Questa composizione variegata – spiega Santini – è sintomatica di una società civile che non vede l’ora di cambiare marcia. La presenza di così tanti legali è garanzia di rispetto della legalità e della trasparenza amministrativa. La stessa che troverete andando sul nostro sito, www.remosantinisindaco.it, attivo da oggi”.
Rigorosamente in diretta Facebook, per continuare a parlare anche il linguaggio dei giovani, il candidato si toglie subito qualche sassolino: “Siamo la prima lista a presentare tutti i suoi candidati – ricorda – e questo è avvenuto grazie a settimane di lavoro intenso, rese possibili anche dal fatto che ho chiesto l’aspettativa a gennaio. A chi mi criticava affermando che mi ero mosso troppo presto, rispondo così. Queste sono persone altamente qualificate nei lavori che svolgono e vivono – altro punto su cui Santini insiste – proprio delle loro professioni. Non troverete gente che pensa di campare con incarichi amministrativi, da queste parti”.
Sul sito, intanto, si trova anche una mappa interattiva per interagire con Santini e porre quesiti: “La nostra parola d’ordine continua ad essere l’ascolto – prosegue -, quello che ci ha accompagnato dal primo giorno di questa campagna”. Poi la stoccata, riferita a chi pensa che questa campagna elettorale sia un tantino floscia: “Credo che si debba tornare a parlare di contenuti e che il confronto con gli altri candidati, sui programmi, non possa che far bene. In questo senso, trovo che il rifiuto di Tambellini di aderire al faccia a faccia richiesto dal Comitato Vivere il centro storico, il prossimo 2 maggio, sia irrispettoso. La gente vuole parlare si problemi e soluzioni concrete, mentre mi sembra che, fino ad oggi, in troppi si siano concentrati troppo sulle schermaglie da social, sulle foto e sui possibili errori degli altri”. Il riferimento va anche all’episodio odierno, che ha visto una macchina del comitato parcheggiata in un posto disabili (al Brico center di San Concordio) senza il permesso esposto: “Alla guida c’era un membro del comitato – torna a spiegare Santini dopo l’intervento su fb nel pomeriggio – con un’invalidità riconosciuta pari all’80 per cento. Ha commesso una leggerezza, dimenticando di esporre il contrassegno: mi assumo io la responsabilità dell’accaduto, perché siamo una squadra affiatata. Lo facevo da caporedattore, figuriamoci se non lo faccio da sindaco. L’episodio, semmai, è utile per ricordare che nella nostra lista ospitiamo il paladino della Lucca senza barriere, Domenico Passalacqua: insieme a lui abbiamo tirato giù soluzioni concrete”.
Santini rivendica poi la sobrietà della sua campagna: “In tempi di difficoltà economiche – argomenta – non ci pareva proprio opportuno spendere migliaia di euro per tappezzare la città di manifesti, come ha fatto qualcun altro (il riferimento, appare evidente, va al candidato di Lucca Avanti Tutta, Matteo Garzella). Noi preferiamo andare tra la gente, passando casa per casa ed organizzando iniziative socializzanti: la prossima sarà una biciclettata”.
Poi la parola passa ai singoli candidati ed il leit motive è uno solo: la città è immobile e deve cambiare marcia: “Lucca è una Ferrari – commentano – ma sta viaggiando al ritmo di una 500”. Tra chi in passato ha provato a candidarsi, si segnalano Cristina Consani (candidata con Favilla nel 2007, leggi l’articolo) e Michele De Francesca (candidato in passato con Forza Italia). “Vorrei evidenziare – commenta Santini – che il fatto che queste persone abbiano tentato di avvicinarsi alla politica in passato non può inficiare una decisione che ha come riferimento la professionalità. Oggi si accostano al civismo espresso dalla lista che mi sostiene e ne andiamo fieri”.
Spazio, in coda, anche per un accenno al piano strutturale: “Porta nuovo cemento – commenta – mentre noi diciamo due sì ed un no: sì al riuso e al recupero, no a nuove cementificazioni. Il campo nomadi? La giunta Tambellini dice che lo smantellerà in 4 anni: peccato che nel piano sia previsto che quell’area rimarrà con quell’utilizzo per altri 15 anni. Evidentemente si raccontano falsità per nascondere decisioni impopolari”.
Infine, una specifica sul “sindaco della notte”, figura proposta per regolare la movida lucchese di cui già molto si discute: “Sarà un rappresentante delle categorie economiche – conclude – pronto ad interfacciarsi con Comune e residenti. Si tratterà di una figura istituzionale che tutelerà interessi comuni, senza dimenticare che i giovani rappresentano il nostro futuro e da loro intendiamo ripartire”.
Ecco l’elenco completo dei candidati: Roberta Betti (51 anni, avvocato), Stefano Buralli (52 anni, imprenditore del commercio), Stefania Canali (25 anni, impiegata), Michele Carmassi (65 anni, medico), Eugenio Chelini (56 anni, pensionato), Marco Cinacchi (54 anni, imprenditore), Cristina Consani (35 anni, responsabile coop sociale), Samuele Cosentino (46 anni, ristoratore), Luciana Dami (52 anni, infermiera), Michele De Francesca (31 anni, avvocato), Marco Dell’Osso (38 anni, ingegnere aerospaziale), Alessandro De Vito (58 anni, medico), Guido Favilla (57 anni, imprenditore agricolo), Tecla Giammattei (67 anni, pensionata), Massimo Giannoni (42 anni, avvocato), Giuseppe Giglio (35 anni, avvocato), Chiara Giusti (38 anni, criminologa), Moreno Marcucci (60 anni, medico), Elisabetta Mencarini (48 anni, avvocato), Franca Nencini (58 anni, impiegata), Ettore Nieri (35 anni, imprenditore), Claudio Palazzoni (40 anni, avvocato), Vanessa Pascolini (32 anni, impiegata), Domenico Passalacqua (46 anni, operaio), Alessandro Sacchi (35 anni, avvocato), Claudia Salas Lazzari (35 anni, imprenditrice del commercio), Giovanni Silvestrini (38 anni, avvocato), Nicola Strappaghetti (49 anni, commercialista), Enrico Torrini (41 anni, assicuratore), Gina Truglio (52 anni, imprenditore del commercio), Fabrizia Vornoli Leone (67 anni, pensionata), Nico Venturi (23 anni, studente).
Paolo Lazzari