Giorgi (M5S): “I saggi scelti per il caso Madia? Non proprio esterni a Imt”

28 aprile 2017 | 07:52
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Giorgi (M5S): “I saggi scelti per il caso Madia? Non proprio esterni a Imt”

Caso Madia, la consigliera comunale del Movimento Cinque Stelle Laura Giorgi torna all’attacco di Imt e mette nel mirino la nomina dei tre saggi che coadiuveranno il direttore Pietro Pietrini nell’esame della tesi di dottorato del ministro. “Di questa commissione – ricorda la Giorgi – fanno parte Francesco Donato Busnelli, professore emerito di diritto civile alla Scuola Sant’Anna di Pisa, Massimo Egidi, professore emerito di economia alla Luiss di Roma, e nientemeno che Giovanni Maria Flick, illustre penalista, nonché presidente emerito della Corte Costituzionale, ex-ministro, e professore emerito anch’egli alla Luiss.  La presenza nel comitato dei saggi del professor Flick è particolarmente significativa poiché esiste il sospetto che la tesi dell’on. Madia rappresenti nientemeno che un plagio, fattispecie sanzionata penalmente. I summenzionati studiosi sono indubbiamente autorevoli e competenti, ma, a nostro avviso, sussistono dei fondati dubbi sul loro essere davvero esterni a Imt, come dichiarato dal direttore. Tutti sono, infatti, professori in una delle istituzioni accademiche facenti parte del consorzio che ha creato la Scuola Imt (Luiss, Politecnico di Milano e Sant’Anna di Pisa)”. 

“Il professor Egidi poi – aggiunge la Giorgi -, risulterebbe essere stato co-autore di  almeno un articolo (pubblicato su Il Sole 24 Ore del 6 aprile 2010) con il professor Fabio Pammolli, direttore della scuola Imt al tempo della discussione della tesi del ministro Madia, e il cui ruolo, nella tesi Madia, è stato oggetto di discussione sulla stampa. Ancora più sorprendente è che il professor Massimo Egidi risulterebbe essere stato in passato addirittura membro del Consiglio sirettivo di Imt. Non proprio un esterno, dunque, mentre il professor Busnelli risulterebbe altresì essere stato in passato membro del Collegio socenti del programma di dottorato di Imt Lucca. A nostro giudizio, una commissione di saggi opportunamente scelta e, in particolare, veramente esterna alla galassia Imt avrebbe dovuto e potuto comprendere professori altrettanto qualificati, ma del tutto estranei ai rapporti con Imt.  C’è qualcosa di poco chiaro in tutta questa spiacevolissima vicenda, frutto, a nostro parere d’improvvisazione, di  mancanza  cautela, di  conoscenza sommaria  della legislazione e degli stessi regolamenti interni della Scuola Imt. Il che ha portato a decisioni contraddittorie e ondivaghe del direttore. Esse, al pari dell’ipotizzato  plagio compiuto dal ministro Madia, rischiano di creare nell’opinione pubblica altrettanti dubbi sullo stesso tentativo di svolgere un’indagine trasparente e chiarificatrice. I lucchesi si domandano e domandano, allora, al presidente e ai membri del futuro cda della Fondazione cassa di Risparmio, oltre che al Miur, organismi sui cui finanziamenti si regge la gestione di Imt, se il modo con cui si sta cercando di fronteggiare il caso Madia sia quello idoneo a non screditare  l’immagine di Lucca e della sua invidiata scuola di eccellenza. La trasparenza nella gestione della cosa pubblica, della spesa del denaro pubblico, come anche in questo caso, dove sta?”.