
Non si fa attendere la risposta dell’assessore al bilancio, Enrico Cecchetti, sulla polemica sollevata dal candidato sindaco Remo Santini sul bilancio comunale e sulla pressione fiscale (Leggi l’articolo).
“Caro Santini – spiega Cecchetti – i bilanci bisogna saperli leggere e bisogna farlo in modo corretto e non strumentale. E non mettere a confronto numeri non paragonabili. Il dato della pressione tributaria procapite è frutto di un rapporto tra il titolo I delle entrate e la popolazione. Nel corso degli anni nel titolo I sono confluite voci diverse e, quindi, se non se ne tiene conto si fanno errori clamorosi”.
“Nel titolo I nel 2011 e anche nel 2012 non era ricompresa la tassa sui rifiuti (Tia, riscossa direttamente da Sistema Ambiente). Negli anni 2013-2015 invece entra nel bilancio comunale (Tares) per poi uscire di nuovo nel 2016, quando torna ad essere tariffa, riscossa da Sistema Ambiente. Si tratta di un importo di oltre 20 milioni che evidentemente fanno la differenza.
Scelga Santini se dichiarare che nel 2016 abbiamo ridotto le tasse del 35,3 per cento oppure ammettere di avere clamorosamente sbagliato. Gli consiglio la seconda opzione. Inoltre il confronto fatto da Santini non tiene conto che nel titolo I è compreso anche il fondo di solidarietà comunale da cui nel 2016 transita anche una parte del rimborso deciso dallo stato ai Comuni a seguito della cancellazione dell’Imu per la prima casa. E, quindi, con i dati di Santini la cancellazione dell’Imu sulla prima casa diventerebbe un aumento della pressione fiscale”.
“Anche sull’indebitamento Santini ha fatto il furbo usando l’anno 2012 e non il 2011, ultimo anno di riferimento della giunta di centro destra – aggiunge Cecchetti – Il dato di chiusura 2011 è infatti pari a 50.938.049 mentre a fine 2016 è diventato 43.792.525 con una riduzione del 14%. E questo nonostante che nel frattempo sia entrato in ammortamento l’intero mutuo flessibile contratto dall’amministrazione Favilla per circa 17 milioni per il Piuss.. Nel frattempo l’amministrazione Tambellini ha dovuto dare copertura a circa 10 milioni di debiti fuori bilancio e fatto emergere un maggiore disavanzo di oltre 19 milioni, totalmente riferibile a crediti inesigibili formati negli anni delle amministrazioni di centro destra. Santini non dice neppure che dal 2012 al 2015 le finanziarie nazionali hanno ridotto trasferimenti per oltre 7 milioni e gli oneri di urbanizzazione sono passati da 6,3 milioni del 2011 a poco più di 1,5 milioni degli ultimi tre anni”.
“Come abbiamo fatto a far fronte ad una situazione così difficile? – conclude Cecchetti – Risparmiando proprio nelle spese correnti (Santini non dice che la spesa per il personale a Lucca è tra le più basse), con un impegno straordinario nelle attività di recupero e di lotta all’evasione fiscale e riuscendo ad attrarre su Lucca finanziamenti esterni per importi senza precedenti. Sulla lotta all’evasione fiscale ci siamo impegnati con determinazione e con progetti pilota a livello nazionale. E l’abbiamo fatto per tutelare gli oltre 90 per cento dei lucchesi che pagano regolarmente quanto dovuto. Santini è d’accordo? Oppure intende proseguire con una campagna elettorale che dice che bisogna tagliare le tasse, non fare lotta all’evasione e assieme aumentare le spese?”.