Melchiorre, medico per il Pd: “In politica dopo Trump”

2 maggio 2017 | 14:27
Share0
Melchiorre, medico per il Pd: “In politica dopo Trump”

Tra i volti nuovi del Pd, che per la prima volta si affacciano alla politica comunale a Lucca in occasione delle elezioni amministrative, c’è anche Daniela Melchiorre.

Medico, 57 anni appena compiuti, da 26 anni residente nel quartiere di Sant’Anna sposata e con una figlia, Melchiorre correrà nella lista del Pd collegata al candidato sindaco Alessandro Tambellini. Professionalmente impegnata anche in ambito accademico oltre che in quello sanitario come libero professionista, ha all’attivo vari dottorati di ricerca nel sue settore, Melchiorre per la prima volta si affaccia alla politica attiva attraverso il Oartito Democratico di cui è ufficialmente è entrata a fare parte alcuni mesi f,  prendendone la tessera. “Sono stata spinta a prendere la tessera del Pd – dice – che è il partito che incarna i miei ideali, di centrosinistra fin da quando ero bambina, dopo l’esito referendario del 4 dicembre. Poi ci sono stati anche dei fatti nello scenario internazionale: la vittoria di Trump alla Casa Bianca e la Brexit che hanno rafforzato la mia idea di mettermi a fare politica attivamente. Sulla scena nazionale a spingermi definitivamente ad impegnarmi con il Pd è stata l’avanzata del Movimento 5 Stelle. La candidatura poi è arrivata dopo, perché intendevo dare un contributo personale alle scelte politiche del centrosinistra e della mia città”.
Non è la prima volta che Melchiorre si impegna pubblicamente in un qualche movimento, anni fa era stata nel coordinamento che portò alla nascita della legge per tutelare i diritti professionali e lavorativi dei medici specializzandi.
“Io mi occupo di sanità, – continua Melchiorre – nel mio percorso ho avuto esperienze anche di sanità intesa come interesse pubblico e da sempre ho una spiccata sensibilità verso tutto quello che è ingiustizia come ad esempio la questione della fasce sociali più deboli che fanno sempre più fatica a raggiungere il servizio sanitario. Ci sono molte questioni da risolvere e non possiamo certo pretendere che le risolva il cittadino da solo. Vorrei impegnarmi per un servizio sanitario più equo”.
Ma ci sono anche altri motivi che hanno portato Melchiorre a candidarsi nel suo comune. “Ho scelto di candidarmi – spiega – perché Lucca è una città meravigliosa e merita di essere tutelata nel migliore dei modi. Altro tema che ho a cuore è la questione dell’accoglienza e le tematiche umanitarie le questioni di chi arriva in fuga dalle guerre e dalla fame e deve essere aiutato sempre nel rispetto delle regole”.
“Sul fronte istituzionale – continua Melchiorre – credo che sia necessario ricreare una rete forte tra istituzioni e cittadini che negli anni si sono allontanati. Spesso a causa di una cattiva comunicazione”.
Sullo scenario più generale in conclusione spiega Melchiorre: “Credo molto che il nostro paese debba andare verso un bipolarismo che permetta una governabilità anche nell’alternanza tra i due poli. L’obiettivo è avere un governo che possa governare senza dover assistere a queste difficoltà legate a un convincimento che ci possano essere realtà minoritarie che bloccano alcuni procedimenti. Insomma l’Italia ha bisogno di cambiare e migliorare e tutto questo mi ha portata a candidarmi nelle fila del Pd”.
Per quanto riguarda le questioni più legate alla politica locale Melchiorre conclude: “Parlare di un’idea mia personale sarebbe anche irriverente e irrispettoso nei confronti di chi la vita politica la fa da più tempo. Una cosa però – chiosa – possa aggiungerla: la mia idea di azione politica è sicuramente volta al rispetto delle regole che hanno caratterizzato il nostro paese per secoli e lo hanno reso forte. Ovviamente, in tutto questo, c’è bisogno di andare verso un cambiamento”.

G.M.