Vcs: “Candidati sindaci, poche proposte concrete per il centro”

Vivere il Centro Storico non è soddisfatto delle proposte dei candidati sindaci presenti ieri sera (2 maggio) al confronto organizzato dall’associazione. Partendo dalle scuole alla candidata sindaco Ilaria Quilici che per “un equivoco” non è stata invitata, il comitato commenta le posizioni emerse durante il dibattito.
E si comincia dalla Ztl: “I varchi telematici – si legge in una nota del comitato – per Bindocci, Buonriposi e Manfrotto debbono essere lasciati sempre in funzione mentre secondo Barsanti, Santini e Garzella, seppure con modalità diverse possono essere spenti alla sera. Una decisione questa che manca di movente visto che secondo loro la sosta per i non residenti sarà comunque proibita. Una condizione che poi lascerà il tempo che trova in quanto non sarà possibile per i Vigili svolgere controlli cosí capillari, mentre i residenti troveranno parte dei già pochi stalli gialli occupati da chi non ha titolo. Il tutto evitando di considerare che la Ztl misura solo 800 per 1200 metri”.
“Per quanto riguarda la movida – aggiunge il comitato – dobbiamo riscontrare che l’esposizione dei candidati è stata povera se non priva di riscontri normativi. Nessuno ha parlato di codice regionale del commercio, del regolamento di polizia amministrativa tuttora vigente, del fatto che l’ultima ordinanza che proibiva le consumazioni fuori degli spazi di somministrazione è quella Candelise del 2009 e che da allora è possibile organizzare impunemente delle vere e proprie sagre al di fuori del proprio locale. Anzi Barsanti si è addirittura spinto a dire che andrebbero cambiati i limiti massimi fissati per le emissioni acustiche, ignorando che la normativa acustica è nazionale e deliberata in recepimento delle direttive europee e che quindi dovrebbe andare a Bruxelles per dire questo. Santini invece ha proposto una non meglio precisata figura del sindaco della notte che non si è capito se dovrebbe svolgere compiti di pubblico ufficiale – commenta il comitato, oppure essere semplicemente il rappresentate nominato dalle categorie commerciali e privo di alcuna formazione tecnico/giuridica. L’unica proposta concreta ci pare sia pervenuta da Garzella che ha proposto di trovare per i locali notturni una localizzazione esterna alle Mura, lontana da abitazioni, ben servita da parcheggi che consenta ai giovani di divertirsi fino all’ora che vogliono senza danneggiare la vita di nessuno. Per il resto è stato tutto politichese, non è stato spiegato adeguatamente come si possa far convivere i gruppi di giovani che alle 3 di notte schiamazzano sotto le finestre di quelli che alla mattina presto devono alzarsi per andare a lavorare. La delocalizzazione dei locali notturni è l’unica soluzione per conciliare due posizioni che altrimenti sono inconciliabili fra di loro. Da anni proponiamo questo. Abbiamo indicato il Lucarotti e Brocchini quando erano ancora liberi, ci sono ancora alcuni stabili vuoti nei pressi del cimitero che sarebbero luoghi ideali per fare musica fino alle 6 del mattino senza richiedere deroghe e senza disturbare nessuno. La nostra sensazione è che per un candidato sindaco che non vive in città l’invivibilità del centro storico è un problema marginale perché non lo ha mai vissuto personalmente, il tutto aggravato dalla scarsa conoscenza della normativa vigente. Ad ogni modo siamo orgogliosi di essere riusciti a realizzare questa partecipata occasione di confronto fra Candidati e cittadini perché siamo convinti che il pubblico dibattito rappresenta sempre una occasione di chiarezza e di crescita civile”.