Movida in città, Pini (Lucca Civica): “Va cambiato il regolamento di polizia urbana”

4 maggio 2017 | 13:36
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Movida in città, Pini (Lucca Civica): “Va cambiato il regolamento di polizia urbana”

“Dopo l’ordinanza sulla movida, per il prossimo mandato ritengo dovremmo rivedere il regolamento della polizia urbana e utilizzare piattaforme open source che consentono di fare rilevazioni del rumore a basso costo”. Comincia così la nota di Andrea Pini, candidato del consiglio comunale della lista Lucca Civica, in merito alla salvaguardia del centro storico che, secondo Pini, dovrebbe passare anche da un’attenta politica di controllo del rumore.

“Attraverso un uso scientifico dei dati – continua Pini – si può trovare quel delicato equilibrio tra chi vuole una città ‘viva’ di notte, e i residenti che chiedono la tranquillità necessaria a riposare. Da tecnico competente in acustica ambientale, devo dire che ho sentito risposte vaghe, da parte dei candidati, durante l’incontro pubblico organizzato dal comitato Vivere il centro storico. L’amministrazione Tambellini – continua la nota – ha messo un primo importante punto, grazie all’ordinanza annuale (risalente al 2014) che impone la mezzanotte come limite per la diffusione di musica percepibile all’esterno dei locali”.
“Questa ordinanza – spiega – è nata per mediare tra le varie esigenze: l’applicazione da parte della polizia municipale è stata infatti improntata al buonsenso. Nel prossimo mandato penso quindi che dovremmo superare il carattere di urgenza dell’ordinanza, integrandone il contenuto nel regolamento di polizia urbana, che risale ormai al 1943, e norma lavori come lustrascarpe e strilloni. In secondo luogo, serve una rivelazione scientifica del rumore nelle varie zone della città: l’utilizzo di fonometri è molto costoso, ma adesso è possibile usare strumenti come l’app OpeNoise, adottata da Arpa Piemonte, che consente di trasformare uno telefono Android in una centralina di rilevazione, con costi dieci volte inferiori. Una misurazione precisa – conclude Pini – consentirebbe di conoscere il livello di rumore delle varie zone, e quindi differenziare le limitazioni, favorendo ad esempio il ritrovo dove dà meno fastidio”.