





Inizia nel cuore del quartiere Giardino l’ultima volata di Sinistra con Tambellini verso le elezioni del prossimo 11 giugno. Qui oggi pomeriggio (6 maggio) si sono presentati i 28 candidati consiglieri della lista che sostiene la riconferma di Alessandro Tambellini alla guida del Comune. E la scelta non è casuale. Si parte “da un luogo del bisogno”, per lanciare una sfida e una sorta di “laboratorio che sarà un esempio a livello non solo locale e regionale ma anche nazionale”, ha detto il candidato sindaco Tambellini. “Perché quello che vogliamo fare a Lucca è rilanciare una idea di sinistra che voglia misurarsi con i problemi e le questioni della politica, che voglia prendere parte attiva all’azione di governo e non rimanere nell’angolo. Una sfida doppia – ha aggiunto il sindaco uscente – perché già in questi anni abbiamo voluto recuperare la fiducia dell’elettorato di sinistra e siamo qui anche oggi per recuperare gli errori del passato e lanciare un progetto nuovo, che sono sicuro sarà osservato fino ai livelli nazionali”.
L’idea di non “disperdere” quelle forze che cinque anni fa avevano contribuito all’elezione di Tambellini è quello che sottende all’impegno per comporre una lista “dove figurano alcuni esponenti di spicco della storia della sinistra lucchese – ha osservato l’assessore uscente Antonio Sichi, che è anche candidato in lista – e del sindacato locale”.
A tirare le fila di un progetto che vuole “costituire un modello”, l’assessore Enrico Cecchetti, l’anima della lista insieme all’assessore Sichi, ma che, a differenza del quale, non figura fra i candidati. Il suo apporto sarà da “esterno” ma in primo piano nella gestione dell’ultima fase della campagna elettorale: “Il percorso fatto per la costituzione di Sinistra con Tambellini è stato eccezionale – ha commentato -: siamo riusciti a schierare una parte molto significativa della sinistra lucchese, una sinistra che vuole esserci e che vuole contare. Un altro nostro obiettivo è stato quello di rovesciare la piramide delle priorità, ripartendo dai quartieri, dalle disuguaglianze e dalle marginalità”.
“Siamo per l’appunto in un luogo del bisogno – ha osservato Antonio Sichi – e questa lista nasce proprio con l’intento di dare rappresentanza a tutte le differenze, mirando anche a dare continuità all’azione di governo e a quell’anima della sinistra che dall’inizio ha sostenuto Tambellini. Se non ci fosse stato lui come candidato, personalmente non sarei sceso in campo. Non è un caso che la lista si chiami Sinistra con Tambellini”.
I temi della marginalità, delle differenze e dell’immigrazione sono al centro del programma. Lo ricorda lo stesso candidato, che inevitabilmente tocca anche il tema dei migranti: “Noi non siamo per la politica che parla alla pancia e dei mal di pancia – ha detto Tambellini -, e non siamo nemmeno per la politica delle ruspe dei Salvini, della Lega Nord o di Fratelli d’Italia. Abbiamo affrontato certi temi con serietà e con onestà. Il problema dell’immigrazione, guardando a livello internazionale, non si risolverà in pochi mesi ma ci interesserà almeno per i prossimi dieci anni”. Serietà, trasparenza e legalità: sono queste le azioni su cui Tambellini imposterà, se rieletto, anche i prossimi 5 anni di governo: “A livello locale le problematiche e le difficoltà incontrate – afferma – sono state molte. Ascoltiamo la gente e continuiamo a farlo, disponibili anche alle critiche perché non c’è stato modo di fare tutto. Ma tutti coloro che incontro e con i quali parlo posso guardarli dritto negli occhi, perché abbiamo improntato tutta la nostra azione nel solco del diritto e così continueremo a fare”.
Ora Sinistra con Tambellini è pronta ad entrare nella fase decisiva della campagna. Nei prossimi giorni si continuerà a raccogliere le ultime firme e si svolgeranno incontri e appuntamenti sul programma. Ventotto i candidati consiglieri, 10 donne e 18 uomini, ma – per scelta – nessun capolista.
Ecco i loro nomi in ordine rigorosamente alfabetico. Giulia Alberto (36 anni, laureata in pianificazione territoriale), Jacqueline Baraglia (55 anni, impiegata Miur), Sandro Bartolini (61 anni, impiegato Caaf Cgil, scrittore), Leonardo Bernacchi (50 anni, artigiano), Daniele Bianucci (37 anni, giornalista e impiegato del Consorzio di Bonifica), Leonardo Butelli (60 anni, operatore Ceis), Pilade Ciardetti (69 anni, preside in pensione), Lucia Del Chiaro (42 anni, manager industria farmaceutica, blogger), Andrea Della Maggiore (24 anni, giornalista, laureato in storia contemporanea), Stefano De Ranieri (60 anni, oste), Emma Fenili (54 anni, responsabile bottega equosolidale), Marco Vignolo Gargini (53 anni, scrittore), Paola Luciana Gori (61 anni, assistente amministrativo scolastico), Giovanna Guastini (61 anni, insegnante economia aziendale), Fiorello Lebbiati (35 anni, operatore sociale), Carmela Leone (59 anni, assistente amministrativo azienda Asl), Francesco Lucarini (26 anni, studente universitario, precario), Giovanni Mario Manfredini (71 anni, pensionato), Gian Piero Pacini (71 anni, pensionato), Martina Piccinini (33 anni, podologa), Monica Pisani (63 anni, tecnica di prevenzione ambientale Arpat Lucca), Edi Ridolfi (60 anni, pensionato), Andrea Rossi (50 anni, disoccupato), Massimo Rovai (56 anni, professore universitario), Silvana Sechi (61 anni, dirigente terzo settore), Antonio Sichi (55 anni, assessore uscente, responsabile personale cooperativa), Roberto Sinatti (53 anni, geologo), Valerio Vezzosi (65 anni, pensionato).
Roberto Salotti