Buonriposi: “Tassa soggiorno anche per centri accoglienza”

8 maggio 2017 | 10:28
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Buonriposi: “Tassa soggiorno anche per centri accoglienza”

“Bisogna attuare una programmazione specifica dell’imposta di soggiorno, cosa che ad oggi non è mai stata fatta”. La pensa così la candidata sindaco Donatella Buonriposi, sostenuta dalle liste civiche Lei Lucca e Rinascimento Sia, secondo la quale con l’amministrazione Tambellini questa tassa “è sempre stata utilizzata per infoltire il bilancio comunale a compensazione dello stesso e impiegata genericamente in vari ambiti di spesa”.

Per la Buonriposi è necessario anche “rivalutare il sistema di accoglienza delle cooperative e delle strutture ricettive che ospitano i migranti le quali – dice la candidata – dovranno versare la tassa di soggiorno al pari di qualsiasi altra struttura turistica”.
“Si tratta, in sostanza, di un contributo esteso esclusivamente a quelle strutture private individuate dalla prefettura per l’accoglienza, – continua la Buonriposi – fino a quando non viene definito lo status della persona accolta nel nostro comune nella quota giornaliera che spetta al migrante, l’operatore dovrà trattenere una parte a titolo di imposta di soggiorno. Una forma di compartecipazione che ritengo doverosa per attivare da subito un percorso di integrazione reale che si basi sul presupposto fondamentale del dare e avere. Per questo ritengo che anche gli imprenditori privati, i quali sono remunerati dallo stato per ospitare i migranti, non debbano essere esenti da questo contributo”.
La tassa di soggiorno proveniente dalle strutture di accoglienza, secondo il progetto della candidata sindaco, verrà utilizzata per occupare gli stessi migranti in opere socialmente utili, come la manutenzione dei parchi o per opere di riqualificazione della prima periferia, andando ad arricchire la squadra della piccola manutenzione comunale: “Troppo spesso – spiega Buonriposi – le persone ospitate nel nostro comune vengono abbandonate a se stesse, soprattutto in questa prima fase, fatta di un’attesa frustrante che deve necessariamente essere ridotta. Il risultato è poco educativo per gli stessi migranti che spesso riroviamo in giro per le nostre strade a bivaccare, danneggiando anche il decoro urbano con condotte poco edificanti. Come previsto dalla legge Minniti che permette una maggior potere al primo cittadino nei tavoli di concertazione con la prefettura mi adopererò perché nel nostro territorio si sveltiscano le tempistiche di identificazione dei migranti, ad oggi troppo lunghe e quindi dannose e mortificanti anche per coloro che vengono accolti. Nella nuova ottica di un limbo ridotto, ritengo costruttivo che queste persone ricambino l’ospitalità ricevuta contribuendo a migliorare il territorio in cui vivono”.
“Mentre gli introiti aggiuntivi derivanti dalle strutture di accoglienza verranno impiegati per il decoro urbano – ribadisce la candidata di Lei Lucca – la tassa di soggiorno ordinaria dovrà essere finalizzata, specificatamente alla promozione turistica, e utilizzata veramente come tassa di scopo, motivazione per la quale era stata introdotta, ma mai applicata”.