
“I quartieri esterni alle Mura non devono essere considerati come dormitori ma come parti integranti di un sistema urbano che non finisce con le Mura, ma che sia la naturale prosecuzione del centro storico”. Così il candidato sindaco di Lucca, avanti tutta! Matteo Garzella: “Ogni quartiere – dice l’aspirante primo cittadino – deve diventare un vero e proprio centro abitato. Come? Aumentando gli spazi di relazione, creando percorsi protetti che lo uniscano, realizzando eventuali aree pedonali al suo interno che favoriscano la ripresa del commercio e che ne aumentino la qualità della vita. Non è possibile lasciare tutto al transito delle auto senza considerare che la facilità di spostamento e l’aumento degli spazi di relazione sono i punti sui quali costruire una modalità di vita più appagante che aumenti la soddisfazione personale e di gruppo nell’abitare”.
Interventi fattibili, sottolinea, già messi in atto con successo in molte parti di Europa dove sono state riqualificate aree periferiche piuttosto che piccoli centri, dotandoli di maggiori aree a servizio della residenza: “Mobilità con e verso il centro storico e nuovi spazi capaci di offrire una proposta di vita diversa dall’attuale queste le mie linee d’azione per un sistema urbano pensato in modo complessivo attraverso una visione unitaria del territorio. Basta con interventi spot che non riescono a far emergere una continuità e una identità delle varie zone”. Anche sul centro storico Garzella ha idee ben chiare: “L’attenzione al centro storico non può essere quella che si usa per un salotto buono nel quale tutto deve essere difficile o vietato per preservarlo dal naturale svolgimento della vita umana. Il restauro e il recupero di parti importanti del centro deve essere visto in un’ottica di miglior fruizione della città, sia per chi la abita, sia per chi la frequenta, fermo restando che tutto questo non deve come fino ad oggi essere considerato prioritario rispetto ai quartieri esterni alle Mura. La Lucca che ho in mente e per la quale indirizzerò le mie energie – conclude Garzella – ha uguale dignità dentro e fuori le Mura, vede gli interessi di residenti, operatori e fruitori, siano questi nel centro come nelle frazioni, considerati allo stesso modo. Il mio impegno non si limita all’immediato pensa e progetta Lucca da qui a vent’anni e lo vuol fare in maniera trasparente e condivisa con i lucchesi, seguendo la loro identità e le loro esigenze”.