
Il punto fermo lo ha messo, ancora una volta, il commissario comunale. Non che questo rassicuri sulla fine dei mal di pancia, che anzi negli ultimi giorni hanno messo in crisi le diverse anime del Pd lucchese. Nemmeno tanto sotto traccia, lo psicodramma pre-elettorale sul nome del capolista a sostegno della rielezione del sindaco uscente Alessandro Tambellini, è riuscito a rendere teso anche quest’ultimo passaggio prima dell’ultima volata elettorale. Ha prevalso, alla fine, una linea precisa, diretta conseguenza, per tanti versi, delle decisioni prese dai vertici regionali già al momento della scelta del candidato unico Tambellini e, perché no, anche delle primarie nazionali.
La linea dei renziani è quella che è stata dunque vincente anche nel locale, perché capolista sarà Valentina Mercanti. La giovane consigliera comunale non ha ormai bisogno di presentazioni: negli ultimi cinque anni non ha fatto certo schermo della sua “fede” renziana e, spesse volte, la sua voce è stata fuori dal coro. Critica, talvolta, anche nei confronti di determinate scelte della sua stessa maggioranza. A cui, però, non ha mai fatto mancare la sua lealtà e fedeltà. Subito dopo il suo, apparirà nella lista del Pd quello di Lucio Pagliaro, anche lui consigliere uscente, presidente della commissione urbanistica e renziano convinto.
Poi, seguiranno i nomi degli altri, in ordine alfabetico, fino a quello di Maria Ilaria Vietina, vice sindaco uscente. Ma l’intento di Bruzzesi non è stato quello di “premiare” alcuni, per “penalizzare” altri: “Il Pd ha svolto un congresso che ha fornito importanti indicazioni – spiega il commissario -: alla vigilia c’erano tanti esponenti dem che ritenevano impossibile ricomporre le varie anime del partito. I risultati sono andati in direzione opposta e anche a Lucca io dico: se c’è stato il miracolo, che miracolo sia anche a Lucca”.
“Ho scelto con una precisa volontà che la lista fosse aperta e chiusa da due donne. Nel primo caso, ho indicato Valentina Mercanti perché è stata rappresentante nel consiglio comunale della maggioranza che ha sostenuto Tambellini – spiega il commissario -: come nome per chiudere la lista invece ho puntato su Vietina, al di là del criterio alfabetico che solo per un caso coincide, perché vice del sindaco uscente e sostegno all’interno della giunta. Non ho inteso penalizzarla, e l’esperienza me lo insegna: non conta la posizione che il candidato occupa in lista, ma il suo impegno per la città”.
Una scelta, quella del commissario che al di là della ‘superficiale’ dicotomia renziani-non renziani, sembra dare un messaggio ben preciso a quanti, nella stessa maggioranza ancora per un mese al governo della città, avevano tenuto ai margini la componente del Pd legata a doppio filo al renzismo e che, a dirla tutta, alla fine ha conquistato, seppure con “moderazione”, anche esponenti della giunta, come Serena Mammini e Francesco Raspini.
“La lista così come composta – osserva Bruzzesi – offre un chiaro segnale. Ho visto che in questi mesi si dava per fallito il tentativo di conciliazione e coesione che già con l’espressione del candidato unico del Pd avevamo voluto dare. Ecco, questa lista è il mio segnale che così non è stato, e che il Pd a livello locale ha ritrovato la sua composizione. Mi auguro che ora qualsiasi tipo di polemica venga lasciata alle spalle”.
Che sarebbe andata così, lo si poteva intuire già alla presentazione della lista sabato scorso in piazza Anfiteatro. La tensione palpabile e il caso delle copie delle liste distribuite in doppia versione: quella in ordine alfabetico, in mano al candidato sindaco, e le altre divise fra donne e uomini che avevano in testa proprio i nomi di Valentina Mercanti e Lucio Pagliaro. Una coincidenza? Secondo alcuni degli stessi protagonisti no, ma tant’è.
Il commissario alla fine ha scartato tutte le altre possibilità finite sul tavolo: procedere con l’ordine alfabetico per non scontentare nessuno, oppure indicare un nome ‘non schierato’ né con la componente renziana né con i ‘tambelliniani’. L’attenzione era caduta così su Chiara Martini, ma questa soluzione non ha convinto. C’è stato poi anche chi ha suggerito di procedere con un ordine alfabetico inverso, di modo che di fatto il capolista sarebbe stato il vicesindaco uscente Maria Ilaria Vietina. Ma un’ipotesi di questo tipo non è stata considerata.
Il dado ormai è tratto, e ora c’è la prima scadenza alle porte, quella dell’11 maggio: per quella data devono essere infatti depositate le firme per la presentazione delle liste. “Apprezzo – dice ironicamente Bruzzesi – i consigli che mi sono arrivati da Remo Santini sulla scelta del capolista e sulla composizione stessa della lista. A lui vorrei ricordare soltanto, perché mi pare che se lo sia dimenticato, che non è più un cronista, bensì, per l’appunto un candidato sindaco”.
La lista del Pd per le comunali sarà quindi la seguente: Valentina Mercanti, Lucio Pagliaro, Roberta Amari, Alessia Angelini, Francesco Battistini, Daniele Bigondi, Alessandra Biserna, Renato Bonturi, Gabriele Bove, Alessandro Braconi, Patrizia Busatti, Laura Carmassi, Francesco Cellai, Silvia Del Greco, Leonardo Dinelli, Dante Francesconi, Gianni Giannini, Enzo Giuntoli, Daniela Grossi, Roberto Guidotti, Serena Mammini, Sara Martinelli, Chiara Martini, Yuri Mattei, Daniela Melchiorre, Rita Nelli, Andrea Paolinelli, Cristina Petretti, Francesca Pierotti, Francesco Raspini, Andrea Sarti, Ilaria Vietina.
Rob. Sal.