Concerto Rolling Stones, Bianchi (Fds): “Gli spalti non si tocchino”

9 maggio 2017 | 15:08
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Concerto Rolling Stones, Bianchi (Fds): “Gli spalti non si tocchino”

La notizia del concerto dei Rolling Stones a Lucca solleva una prima polemica. La mittente è la consigliera comunale Roberta Bianchi della Federazione della sinistra: “Apprendiamo dalla stampa che il 23 settembre, come preannunciato, arriveranno a Lucca i Rolling Stones e si esibiranno sugli spalti delle Mura. Pare che siano tutti felici e contenti e nessuna voce si leva in dissenso. Ecco noi siamo in dissenso”.

“Amiamo i Rolling Stones – scrive la Bianchi – ma ancor di più amiamo la nostra città. Dissentiamo che gli spalti delle Mura siano occupati e nascosti per mesi alla vista dei cittadini, visto che al Summer seguiranno i Comics. Critichiamo profondamente la Sovrintendenza che, dopo che nel 2014 fece togliere, giustamente, i banner dagli spalti, ora autorizza addirittura la sua occupazione per un concerto. Dissentiamo perchè l’area interessata sarà molto più vasta: non solo l’ex campo Balilla, ma anche il baluardo cannoniera di san Martino, il baluardo Santa Maria e il parcheggio Carducci: un’invasione in piena regola. Noi riteniamo – prosegue Roberta Bianchi – che il monumento simbolo della città, le Mura, di cui gli spalti sono parte integrante, dovrebbe essere salvaguardato. Dopo che nel 1989 il ministero dei beni culturali ne affermò l’intangibilità, bloccando il progetto volto alla realizzazione di parcheggi sotterranei, avevamo ritenuto che qualsiasi iniziativa che trattasse quell’anello verde alla stregua di qualsiasi ordinario suolo pubblico, sarebbe stata impedita. Ci sbagliavamo: è evidente che, nelle attuali valutazioni delle istituzioni, gli eventi che attraggono masse di appassionati pesano più di qualsiasi altra considerazione. Non ci meraviglia – attacca la consigliera – che ciò avvenga da parte dell’amministrazione, ma ci meraviglia la Sovrintendenza, il cui compito dovrebbe essere quello di salvaguardare il gioiello più importante della città. Ci preoccupiamo inoltre per il numero di persone che dovrebbero stare in quell’area. Si parla di 55 mila persone e non vedo come lo spazio del campo Balilla le possa contenere tutte. Siamo indignati perchè D’Alessandro sembra essere il padrone incontrastato della città, nessuno si oppone alle sue richieste e temiamo che, una volta sfatato il tabù di concerti sugli spalti, l’anno prossimo li concentrerà tutti lì. Possibile – si chiede infine la Bianchi – che nessun altro si indigni, che le associazioni ambientaliste non abbiano nulla da dire, che i cittadini accettino senza ribellarsi questi stravolgimenti della città. Non credo siano tutti d’accordo: allora facciamo sentire la nostra voce prima che la città perda definitivamente la propria identità a seguito di scelte invasive che nulla hanno a che vedere con la sua tradizione”.