Garzella: “Campo rom, così non ha ragione di esistere”

Sistema Ambiente ripulisce il campo rom della Tagliate, ma non spazza certo via le polemiche. I lavori “straordinari” che si sono svolti negli ultimi giorni per rimuovere rottami d’auto e rifiuti nelle vicinanze del campo finiscono infatti nel mirino del candidato sindaco Matteo Garzella che sul futuro ha le idee chiare: “Il campo così non ha ragione di continuare ad esistere”.
“Bisognava davvero arrivare in scadenza di mandato e in prossimità delle elezioni – scrive Garzella – per vedere finalmente compiuta una energica azione di pulizia e rimozione di quella che era ormai diventata una discarica a cielo aperto in prossimità del cimitero urbano, del campo e della palestra di atletica leggera? Sarebbe interessante anche conoscerne i costi, chi li pagherà e soprattutto, come sia stato possibile lasciar continuare ad esistere una simile condizione di degrado nonostante le diverse segnalazioni fatte a tal proposito da giornali e cittadini”.
“Non credo – aggiunge – che permettere situazioni come questa, significhi accogliere con dignità e aprirsi al dialogo con comunità con cultura diversa dalla nostra che, anche se da sempre dimorano nel nostro territorio, per abitudini di vita diverse occupano spazi di marginalità”. Garzella va oltre indicando il suo impegno da sindaco: “Credo in progetti seri di inclusione che siano basati come prima cosa sul rispetto della legalità e dei doveri collegati ai diritti, fondamenta su cui poggiare un corretto dialogo tra diversi modi di affrontare la vita. Da sindaco mi impegno fin d’ora a far rispettare leggi e regolamenti a chiunque, indipendentemente dalla provenienza e dalla cultura di appartenenza. Vivere nel nostro territorio non può prescindere dal rispettare le regole che con gli anni ci siamo dati. Non è né possibile né accettabile che si verifichino zone di degrado, fuori da ogni controllo, senza alcun rispetto delle regole, causando non pochi problemi di convivenza e di fruizione degli spazi pubblici vicini da parte di chi, in questo, non ha nessuna colpa e nessun peccato. Il campo nomadi di via delle Tagliate, per come è ad oggi strutturato, non ha ragione di continuare ad esistere. Nel rispetto delle regole da parte di tutti, gli spazi obbligatori per legge con questa destinazione devono garantire il rispetto di standard equivalenti al resto della popolazione e del territorio per giustificare la loro presenza. Credo che debba finire il modo assistenziale e fintamente paternalistico con il quale è stato affrontato negli anni questo argomento, ribadisco ancora una volta che solo il rispetto reciproco e delle leggi che devono – e non dovrebbero – essere uguali per tutti è il patto sociale grazie al quale possono essere individuati luoghi con queste definizioni d’uso. Il mio impegno è per una amministrazione che sia sempre vigile su questi fenomeni, agendo con fermezza in caso di mancato rispetto delle regole, per la dignità di chi sceglie di viverci e per quella di chi questa situazione troppe volte la deve solamente subire”.