Sichi: “Lucca capoluogo di provincia, non può sottrarsi ad accoglienza migranti”

“Può dirci il candidato Santini quale comune capoluogo di provincia oggi non accoglie i migranti richiedenti asilo sul proprio territorio?”. A chiederlo, rinfocolando la polemica di qualche giorno fa, è l’assessore uscente e candidato nella lista Sinistra con Tambellini, Antonio Sichi. “Lucca è un comune capoluogo di provincia e non un paesone come lui dice, offendendo tutti noi che siamo lucchesi. Un comune capoluogo ha l’obbligo di avere l’hub sul proprio territorio – spiega – D’altra parte, se i migranti non venissero distribuiti nelle strutture, resterebbero tutti nell’hub di via delle Tagliate: è questo che vuole Santini? E se la zona di via delle Tagliate gestita dalla Croce Rossa non è di suo gradimento, dove pensa di sistemare queste persone? Perché è bene che sappia Santini, che ancora una volta dimostra quanto sia disinformato, che non è il prefetto di Lucca a decidere quanti migranti il capoluogo e la provincia debbano accogliere, ma il prefetto di Firenze, in base alle direttive nazionali”.
“Nelle strutture che accolgono sul comune di Lucca – prosegue Sichi – ci sono tanti migranti quanti quelli riportati da Santini, ai quali occorre aggiungere le persone accolte nel centro di prima accoglienza di via delle Tagliate, che è obbligatorio, come detto, per i comuni capoluogo. Numeri, è bene ricordare, che non sono legge, ma un parametro, un’indicazione di equilibrio a cui i comuni dovrebbero adeguarsi. Chi non lo fa, come i casi citati da Santini come esempi positivi, commette un danno per i comuni limitrofi, a partire proprio dal comune di Lucca che ha l’hub. Il progetto di Santini se applicato da tutti i comuni della provincia, concentrerebbe infatti oltre mille migranti sul nostro comune: questa è la verità. E questo l’ha ribadito più volte anche il Sottosegretario agli Interni, Domenico Manzione. Crediamo nei valori dell’accoglienza, dell’integrazione e della solidarietà; crediamo altresì che occorra essere sinceri con i cittadini e non tirarli per la giacchetta attraverso slogan populistici e privi di buonsenso, che vorrebbero far sparire i migranti come fossero oggetti. Posizioni pesanti quelle di Santini, che fanno sì che superi a destra il candidato di Casapound, Fabio Barsanti, tanto che a questo punto credo sia opportuno che chiarisca una volta per tutte se, in caso di ballottaggio, intenda apparentarsi o meno con la formazione che si richiama all’ideologia fascista”.
Quanto al campo Rom e Sinti di via delle Tagliate, Sichi aggiunge: “Nel piano strutturale non si parla di campo Rom e Sinti, ma si parla dell’area di transito di via delle Tagliate che include la zona dove stazionano i giostrai durante il Settembre Lucchese o gli altri soggetti che svolgono attività circense o simili. Quindi Santini anche in questo caso deve dichiarare se e dove vuole spostare quest’area. Per quanto riguarda il campo Rom e Sinti, l’amministrazione Tambellini è l’unica ad aver avviato il percorso di superamento di quella struttura, cosa che sta procedendo spedita, fino ad arrivare nell’arco di tre-quattro anni alla sua completa chiusura. Mi fa piacere però che Santini abbia ricordato il piano strutturale: in effetti grazie a questo nuovo piano viene finalmente normata un’area che esiste da decenni, anche quando era assessore il candidato di Santini, Marco Chiari, e che fino ad oggi era stata tenuta in piedi attraverso deroghe alle norme urbanistiche”.