Butelli (Sinistra con Tambellini): “Promesse elettorali da chi non sa nulla di bilanci”

16 maggio 2017 | 18:26
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Butelli (Sinistra con Tambellini): “Promesse elettorali da chi non sa nulla di bilanci”

Promesse elettorali, interviene Leonardo Butelli di Sinistra con Tambellini: “Io mi sto divertendo – scrive – a sentire i candidati a sindaco promettere cinema multisala, miriadi di telecamere nascoste collegate con la questura, passanti stradali che sorvolano la città, parcheggi sotterranei per almeno 5mila posti auto, case solo per italiani come fossimo in un villaggio del medioevo. Ma i soldi chi ve li dà? L’avete mai visto un bilancio comunale? Sapete cos’è il patto di stabilità? E i vincoli paesaggistici e la sovrintendenza? E il bilancio pubblico italiano, sapete a quanto è, ve lo devo dire io? Ah mi direte, ma con l’aiuto del privato! Come se le nostre aziende non fossero già stremate da anni di crisi e le banche non fossero sempre più alle prese a far tornare i bilanci”.

“A marzo – prosegue Butelli – il debito pubblico italiano si è attestato a 2.260,3 miliardi di euro, +20,1 miliardi rispetto al mese precedente. Quindi l’unico che è riuscito in una situazione così critica a “fare” non a dire è stato Tambellini, è inutile promettere sogni. Dopo cinque anni di buona amministrazione, sia pure con alcuni errori e ritardi su alcuni progetti, si può dire che Lucca ha bisogno di un sindaco e una giunta capace di tenere insieme realtà ed esigenze, abbracciando insieme efficienza ed integrazione. E l’unico ad avere chiara una visione credibile del futuro, lo ha dimostrato è Tambellini, che con l’aiuto delle liste che gli si sono affiancate si pone in una direzione in grado di costruire un nuovo sistema sociale che tenga insieme interessi economici e sociali. La linea fino ad oggi perseguita dal sindaco con una accorta politica di bilancio, una capacità di intercettare finanziamenti provenienti dalla Regione e dallo Stato, ha operato bene nel contrastare le disuguaglianze, limitato la progressiva devastazione dell’ecosistema e intrapreso un sostanziale riequilibrio tra economia e politica. Ma non basta è necessario fare di più e meglio. Colpire le rendite parassitarie, quelle improduttive, che non offrono lavoro e quindi non distribuiscono reddito, colpire con più decisione chi degrada l’ambiente con comportamenti incivili, affrontare una volta per tutte le ingerenze della massoneria negli affari e nella politica, la corruzione e le clientele, contrastare gli interessi dinastici che qui a Lucca imperano in tutti i comparti dell’economia e della società”
“Ciò implica – dice Butelli – come afferma il sociologo Mauro Magatti “puntare a costruire una società post-consumerista. Che non significa ostile ai consumi, ma piuttosto consapevole che, nella fase in cui ci troviamo, il benessere va conquistato tutti insieme, scommettendo e costruendo quei valori come la qualità dell’ambiente, l’investimento nella formazione, nella cultura, nei giovani, l’innovazione nelle relazioni di lavoro, nella lotta alla disuguaglianza, e puntare alla centralità della qualità della vita”, quali punti essenziale per rendere Lucca giusta e bella.
Obiettivo raggiungibile solo con una politica capace di “mettersi in mezzo” per ricucire i frammenti di una società in pezzi. Muoversi su questa strada comporta avere il coraggio di annunciare una stagione di grande innovazione (economica, sociale, istituzionale) centrata su qualità e integrazione invece che su quantità e frammentazione. In un disegno che veda l’Europa diventare il cardine istituzionale di un tale progetto. Non si può non coltivare questa ambizione, lasciando ogni anno a Bruxelles finanziamenti capaci di creare una nuova viabilità, festival culturali che non siano limitati nel tempo, per dare ai giovani possibilità di scambi con altri paesi”.