Piazza Ariosto, dubbi del collettivo lotta per la casa

17 maggio 2017 | 07:46
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Piazza Ariosto, dubbi del collettivo lotta per la casa

Il progetto di abbattere due palazzi Erp in piazza Ariosto per farne due nuovi continua a non convincere il collettivo Lotta per la Casa di Lucca, dopo l’assemblea con i cittadini che si è svolta lo scorso 4 maggio con l’assessore Antonio Sichi.
“In maniera facilmente prevedibile – si legge in una nota del collettivo – l’assessore ha descritto in termini trionfalistici le finalità del progetto, condendo il tutto con una serie di proclami come quello di rappresentare l’amministrazione che a Lucca, negli ultimi anni, ha assegnato il maggior numero di alloggi popolari. In realtà siamo del parere che i numeri dell’ultimo bando – ovvero una trentina di assegnazioni a fronte delle oltre 600 domande di alloggio popolare inizialmente inoltrate – rappresentino una vergogna piuttosto che un vanto”.

“La motivazione principale per giustificare il progetto è stata chiaramente quella d’intervenire sull’evidente stato di abbandono in cui Piazza Ariosto versa. Tale situazione ha raggiunto, secondo Sichi, un livello in cui pare più conveniente la ricostruzione ex-novo anziché – ricorda il collettivo – tutta una serie di interventi di manutenzione straordinaria. Prendendo spunto da una domanda che è stata fatta durante l’incontro viene spontaneo chiedersi perché si è arrivati fino a tal punto e non si è mai intervenuti prima con una qualche tipo di manutenzione. Si è parlato anche di pericoli a livello di antisismica, anche se nessuno ha potuto toccare con mano le rilevazioni e le perizie a riguardo. Oltretutto buona parte degli edifici del quartiere di S. Vito risale al 1960, se non addirittura agli anni ’30 del ‘900, come tutta una serie di abitazioni popolari presenti nei viali Corsica e Sardegna (ovvero nelle immediate vicinanze di Piazza Ariosto) che fra l’altro rasentano la fatiscienza. Chi vive in questi altri condomini deve quindi sentirsi in pericolo? Perché gli edifici di Via Bertini (immediatamente adiacenti a quelli di Pizza Ariosto) non vengono anch’essi ricostruiti e solo interessati da interventi di manutenzione? Non sarebbe meglio fare interventi di manutenzione eguali per tutti e per tutte le case popolari del quartiere?”.
“Altre argomentazioni sono andate a toccare l’ottima riuscita, a detta di Sichi, di un analogo intervento che ha toccato Pontetetto, ma siamo così sicuri che gli abitanti di quel quartiere siano rimasti così entusiasti dell’operazione edilizia che li ha coinvolti? In realtà – sostiene il collettivo – gli abitanti hanno sempre lamentato una scarsa partecipazione nelle decisioni e un’amministrazione sorda alle loro richieste. Riguardo ai proprietari l’assessore ha fatto leva sul riconsegnare loro un appartamento il cui valore sarà ben al di sopra di quello attuale ma, come è stato fatto notare da uno di questi durante la discussione dove ha detto di aver acquistato da un anno la sua abitazione rimettendosela a posto, può essere quello del valore di mercato l’unico parametro da tenere in considerazione? Sichi ha promesso che l’amministrazione prenderà in considerazione le richieste specifiche di ciascun nucleo familiare. In questo senso però è stato piuttosto evasivo su una precisa domanda relativa a quella che è una delle esigenze più importanti degli abitanti di Piazza Ariosto, ovverosia la possibilità di poter rimanere ad abitare nel quartiere di S. Vito durante il periodo dei lavori per tutti quelli che ne avrebbero fatta richiesta. In definitiva riteniamo che permangano ancora tutta una serie di zone d’ombra riguardanti il progetto di ricostruzione di Piazza Ariosto e che sia perciò assolutamente necessario da parte dei suoi abitanti sorvegliare il corretto e limpido svolgimento dello stesso in modo che i proclami si trasformino in impegni e garanzie precise. Come Collettivo di Lotta per la Casa vigileremo e saremo sempre dalla parte di tutti gli abitanti”.