Santi Guerrieri (Noi per Lucca): “Non sono io a mettere i bastoni fra le ruote all’unità del centrodestra”

Continua la querelle a distanza fra Marco Santi Guerrieri di Noi per Lucca e Fratelli d’Italia. Santi Guerrieri risponde al coordinatore Marco Chiari: “Visto che parli di fallimenti – dice – te ne ricordo uno in particolare e che conosco sicuramente meglio che di te: Elezioni regionali Toscana 2015, Giorgia Meloni allo storico locale Le giubbe Rosse Firenze nel corso della conferenza stampa ebbe ad annunciare che Fratelli D’Italia a quel giro elettorale avrebbe spaccato il mondo portato a casa uno strepitoso 10%. Il risultato invece contrariamente le aspettative fu un fallimento clamoroso stoppandosi al 3.66% , insomma quasi tre volte meno di quanto vantato, ed infatti scattò per il rotto della cuffia un solo seggio al consiglio regionale”.
“Ora a Lucca – dice Santi Guerrieri – Va in onda la replica di una commedia già vista in quanto apprendo che punterete all’8%. Marco Chiari intendevi forse dire l’otto per mille? Circa le mie accuse di veto punto il dito contro gli strani modi di interpretare la politica locale di Fratelli d’italia che di tutto dovrebbe parlare meno che mettere i bastoni fra le ruote all’unitarietà del centrodestra lucchese. Non è colpa mia se è lo stesso coordinatore regionale di Fratelli d’Italia Francesco Torselli a scrivermi esattamente queste parole relativamente il veto alla mia persona, “Zucconi si attiene (e deve attenersi) alla linea politica nazionale del partito”. E che altro dire della giustificazione al veto imposto da Fratelli d’Italia che Remo Santini esplicita al sottoscritto con questo messaggio? “Carissimo sai quanto abbia insistito, Credo che oggi Zucconi ti abbia spiegato…”. “Infatti per dirla tutta è proprio lo stesso Zucconi che mi conferma telefonicamente, dopo aver fatto il passo indietro anche nei confronti dei collaboratori di Santini, il veto di Fratelli d’iIalia sul mio nome”.
“Per essere esaustivo nel ribadire alle tue illazioni relativamente le modalità del mio ritiro da candidato a sindaco – conclude – mercoledì 10 maggio circa alle 9 mi sono recato all’ufficio elettorale del Comune di Lucca e non Palazzo Orsetti come da te volutamente lasciato credere, con le liste dei candidati contenenti le firme trascritte su 12 fogli A3 opportunamente validati dal verificatore, per ottenere i certificati elettorali cumulativi. Documenti che ho successivamente ritirato. Circa la mia candidatura a sindaco o consigliere, ti ricordo, la tua candidatura del novembre 2016 a sindaco di Lucca con la lista Alternativa Civica, candidatura della quale successivamente non mi pare aver trovato traccia alcuna delle tue dimissioni. Ma ora dimmi: sei ancora candidato? Sei ancora un civico? O forse dirigente di partito con l’incarico di coordinatore, incarico per altro non previsto, come da statuto, negli organici di Fdi? Nella speranza di essere stato esaustivo, ti ricordo che il termometro politico dell’associazione Noi per Lucca vigilerà”.