Olivati (Lucca Civica): “Bene Tagetik all’ex Manifattura, il centro si rivitalizza riattraendo funzioni”

Tagetik, con la nuova proprietà il trasloco alla ex Manifattura. Sul tema interviene Gabriele Olivati, candidato di Lucca Civica: “E’ di oggi la notizia – dice – che Wolters Kluwer, multinazionale dell’informatica con un fatturato da 4 miliardi di euro, sta valutando l’ipotesi di trasferire la propria sede lucchese dentro la ex manifattura tabacchi. L’interessamento per Lucca del colosso olandese, che ha da poco acquistato la lucchese Tagetik, è una notizia molto positiva, che spinge a una riflessione più ampia sul ruolo del centro storico”.
“L’unico modo per mantenere viva e attiva la città dentro le mura – dice – è far sì che al suo interno risiedano tutte le funzioni principali. Un tempo infatti nel centro storico non c’era solo una fabbrica di sigari ma anche una cartiera. Lucca non può e non deve essere ridotta a parco giochi per visitatori: certamente il turismo va sviluppato e incentivato, ma non è sano incentrare la crescita economica di un paese solo sui visitatori stranieri. L’Italia ha tuttora un elevato potenziale industriale e tecnologico, che può dare lavoro a molti giovani qualificati, in cui dobbiamo credere e investire. Collocare dentro il centro storico la sede di un’azienda informatica è una via interessante per reintrodurre attività produttive, senza però importare i problemi ambientali delle vecchie fabbriche. E la ex manifattura è sicuramente un luogo ottimale per tali attività”.
“L’accordo di programma tra Comune e Regione – conclude Olivati – consente di realizzare funzioni pubbliche su un terzo del complesso: la cosiddetta Manifattura della Cultura prospettata dall’assessore Serena Mammini. La valorizzazione di tutto il complesso, comprensivo dei restanti due terzi, è stata decisa poi dal consiglio comunale, che nel 2016 ha approvato atto di indirizzo che consente di aprire a una vendita “intelligente” di parte della ex manifattura. E’ l’opportunità per coniugare il ruolo pianificatore del settore pubblico con le capacità di investimento e innovazione del settore privato. Ovviamente la prossima amministrazione, che dovrà gestire questo passaggio, avrà la grossa responsabilità di non realizzare una “svendita” per fare cassa ma una cessione intelligente e nell’interesse di tutti. Questa, è a mio parere, la politica dei fatti, che guarda al futuro con buonsenso e pragmatismo”.