Santi Guerrieri: “Grande distribuzione in centro, altra sparata di Santini”

21 maggio 2017 | 11:45
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Santi Guerrieri: “Grande distribuzione in centro, altra sparata di Santini”

Marco Santi Guerrieri molla la corsa per la candidatura a sindaco ma non si ferma. E continua a intervenire con l’associazione Noi per Lucca sulla campagna elettorale. “Per rilanciare il centro cittadino – dice – facciamo approdare le grandi distribuzioni nel centro cittadino. Ecco un’altra fantasiosa e purtroppo ennesima sparata del candidato a sindaco Remo Santini. Logiche commerciali prese e buttate nel calderone della propaganda elettorale, capaci unicamente qualora messe in atto, di svalutare definitivamente il centro cittadino impestandolo di cineserie e di prodotti che di made in Italy non hanno neanche il numero civico di dove sarebbero venduti. Un modo semplice e veloce per spingere al suicidio quel poco che resta dell’esile tessuto commerciale cittadino contaminando con un immane e irreversibile scempio e degrado del centro cittadino, riducendo oltremodo definitivamente a “ghetto” le restanti aree cittadine piene di fondi sfitti o in vendita”.

“E’ notorio che le grandi distribuzioni latitano nei numeri degli assunti a tempo indeterminato – prosegue Santi Guerrieri – Quindi poche assunzioni confortate dai grandi volumi di danaro che finiscono nelle casse delle holding societarie, lasciando Lucca a bocca asciutta. Dicotomica, anzi comica la teoria del candidato a sindaco del centrodestra Santini, che da un lato vorrebbe provare ritessere il tessuto commerciale tradizionale del centro storico che ha determinato la fortuna economica e la storia di Lucca, quello artigiano e del piccolo commercio, per poi in questo idillio passionale, piazzare le grandi lobbies commerciali magari nei fondi della Cassa di Risparmio in Piazza San Michele o in piazza dei Mercanti? E’ questa la tanto sbandierata propaganda a favore delle bellezze cittadine e di una città capace di essere attrattiva ai turisti?”.
“Una forzatura questa storia delle grandi distribuzioni – commenta Santi Guerrieri – che l’uomo comune potrebbe interpretare come fatta su misura pensando grandi poteri immobiliari lucchesi del centro cittadino. Gli altissimi valori immobiliari e d’affitto concentrati in poche vie e piazze cittadine potrebbero suggerirlo. Pensando a Zara e H&M ma anche alle altre grandi multinazionali, da imprenditore, caro candidato a sindaco, lascia che ti passi un pensiero. Non ti affannare a trovare il modo di distruggere la città con maniacali manie di grandezza. Lucca non è Manhattan. Qui a Lucca il commercio è spesso a conduzione familiare, il tuo modo di pensare oltretutto crea divario fra la piccola impresa a vantaggio della grande e riflette concetti liberisti, gli stessi che hanno affossato il nostro paese ed oggi si sostanziano anche a Lucca. Piano del Commercio, delle funzioni, del centro storico, suolo pubblico, meno burocrazia, sgravi fiscali su tasse e imposte per dare nuova vitalità e speranza di sopravvivenza alle imprese, ecco di cosa ha bisogno l’economia lucchese”.