Anche Rifondazione al presidio contro i tagli alle Province

Si terrà domani (23 maggio) davanti a palazzo Ducale il sit-in di protesta da parte dei sindacati contro i tagli operati dal governo alle Province. Presente alla protesta, tra gli altri, il partito di Rifondazione Comunista con il segretario Giulio Strambi.
“Come Rifondazione Comunista – dice il neosegretario comunale del partito – saremo presenti a fianco dei sindacati che hanno organizzato un presidio contro i tagli di ingenti risorse da trasferire alle province. Tagli che renderanno impossibile garantire le funzioni fondamentali attribuite alle province, a danno dei diritti costituzionali che andrebbero garantiti alle cittadine ed ai citadini. Si tratta di servizi importanti a partire dalla manutenzione di chilometri di strade provinciali, dalla gestione e messa in sicurezza delle scuole di secondo grado, alla predisposizione di interventi a tutela dell’ambiente e per il contrasto del dissesto idrogeologico, alla pianificazione del territorio e dei trasporti eccetera: recenti disastri, come il crollo di viadotti e cedimenti di strade provinciali sono il prodotto della sciagurata scelta del governo e della sua maggioranza di non prevedere, nelle more del tentativo di abolire le province, sin dalla finanziaria 2015 le risorse necessarie a svolgere le funzioni previste dagli articoli 114 e 118 della Costituzione”.
“Va inoltre ricordato che i dipendenti della province – prosegue Strambi – hanno rischiato in questi anni la precarietà ed in ogni caso, con la persistente limitazione delle spese per il personale, non si prevede nessuna funzionalità dell’ente in termini di risorse umane necessarie. La proposta di abolizione delle province è stata portata avanti in questi anni da governi apparentemente diversi, da Berlusconi a Monti a Letta ed a Renzi, in nome di una demagogica volontà di far finta di voler ridurre i costi della politica ma in realtà, come i fatti e gli studi hanno dimostrato, allo scopo di utilizzare le risorse destinate alle province per finanziare i costi della ristrutturazione liberista del bilancio statale. Invece di colpire i veri costi impropri della politica, che da anni combattiamo, si è scelto di tagliare i diritti delle cittadine e dei cittadini ad avere garantiti servizi fondamentali per la propria vita che sono di competenza provinciale”.
“La vittoria del no al referendum del 4 dicembre scorso, con grande consenso popolare – conclude il segretario – sancisce, insieme alla affermazione dei valori democratici della Costituzione, la definitiva sconfitta del tentativi di abolire la province e le riafferma come organo costituzionale. Ecco perché come Prc riteniamo improrogabile una iniziativa politica per il ripristino del suffragio universale per la elezione dei consigli provinciali, abrogando la legge Del Rio 56/2014. Solo una elezione popolare può realmente ridare dignità costituzionale alle province, permettendo a queste istituzioni di svolgere le proprie funzioni al servizio delle cittadine e dei cittadini”.
Al presidio anche la lista civica Lucca Città in Comune: “Nonostante i cittadini versino le tasse provinciali – si legge in una nota – e i lavoratori delle Province facciano il massimo per portare avanti i servizi di competenza, i fondi economici per adempiere a quanto di competenza provinciale per legge mancano e non vengono diretti alle Province in modo adeguato”