Comitati sanità: “Nessun sindaco si è mai impegnato concretamente sul tema”

23 maggio 2017 | 17:32
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Comitati sanità: “Nessun sindaco si è mai impegnato concretamente sul tema”

“L’assessore regionale alla sanità ancora una volta esalta la sanità lucchese. E, assieme alla direzione aziendale, l’eccellenza del San Luca. Ma nessuno parla dei reali bisogni assistenziali dei nostri concittadini che, secondo noi, non sono tenuti nella dovuta considerazione”. Così si esprimono il comitato Lucca Est e il comitato Lucca per una sanità migliore dopo la visita a Lucca dell’assessore Stefania Saccardi. 
“Partiamo dal numero dei posti letto – dicono dai comitati – Si ricorda infatti che al San Luca, ospedale per acuti, fanno riferimento i 169718 residenti della Piana di Lucca e che la programmazione nazionale della legge Lorenzin 2015 prevede tre posti letto ogni mille abitanti. Dunque i posti letto del San Luca dovrebbero essere 509. Ma il cittadino deve sapere che la Regione Toscana, per motivi che sono ancora da comprendere, ha messo in atto una drastica cura dimagrante, che ha portato il San Luca ad avere 370 letti (dati aziendali) che nella realtà vera sono poi appena 330-340 (dati di fonte sindacale). E allora è chiaro che a Lucca ci sono come minimo 139 posti letto in meno rispetto ai 370 ufficiali. E che ai 169718 Cittadini della Piana non è garantito eguale diritto all’accesso alle cure rispetto agli altri cittadini”. 

“Constatiamo poi – proseguono i comitati – l’assenza totale di una visione complessiva dei bisogni assistenziali dei cittadini. Questo deriva, iniziata nel 2002 con il progetto del nuovo ospedale, è proseguita negli anni con una crescente penalizzazione per i cittadini lucchesi. Riteniamo ormai acquisito che il sistema sanitario toscano privilegia l’aspetto economico finanziario rispetto ai problemi di salute del cittadino, che una volta divenuto un malato rappresenta solo un capitolo di spesa che deve essere ridotto al minimo. Chi ha guadagnato in questi anni? Certamente chi ha costruito gli ospedali e chi ha la concessione dei servizi per oltre venti anni. Chi ha perso? Il cittadino che paga fino all’ultimo mattone (solo 13mila milioni a Lucca per istruire la pratica project financing) con cambiali ultraventennali e con la riduzione progressiva dei servizi. Questi sono i punti sui quali i comitati sanità avrebbero voluto avere un dibattito pubblico con la Regione, che si è sempre negata. Anche da lei assessore avremmo voluto una corretta riflessione su costi e benefici del sistema sanitario della nostra città e, anche ammettendo errori, avremmo desiderato che fossero delineate nuove prospettive per il nostro futuro sanitario. Niente di tutto questo, ma solo esaltazione di quello che è stato fatto. Non ci si rende conto che si manca di rispetto ai malati a cui non viene garantito l’accesso alla diagnostica e alle cure nei tempi e nei modi dovuti. I 139 posti letto negati sono una realtà che ricade pesantemente sulla vita dei malati e dei loro familiari. Sono la negazione del diritto alla tutela della salute sancito dall’articolo 32 della nostra Costituzione. Questa non è realtà virtuale in quanto i cittadini la vivono ogni giorno che gli viene ostacolato un ricovero, ogni giorno che attendono in barella per svariate ore un dignitoso posto letto, ogni giorno che vengono tallonati per la dimissione, ogni giorno che gli viene negato un posto letto territoriale, ogni volta che devono ritornare in ospedale a seguito di dimissioni precoci o incapacità territoriale ad assicurare l’assistenza e ogni giorno che ricorrono al privato per compensare quello che il pubblico non gli può fornire. Eppure pagano le tasse, eppure pagano l’ingiusta gabella della digitalizzazione delle immagini e delle visite specialistiche (10 euro per un dischetto da 8 centesimi)”.
“Concludiamo – chiude la nota – invitando tutti i cittadini a ben riflettere alle prossime elezioni comunali perché il diritto alla salute è da anni calpestato e nessun sindaco si è mai concretamente impegnato per quanto di sua competenza, al farlo valere nelle opportune sedi”.