Sport, ecco il programma della candidata sindaco Marina Manfrotto

24 maggio 2017 | 12:57
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Sport, ecco il programma della candidata sindaco Marina Manfrotto

“Coni Point di Lucca invita i candidati sindaco a partecipare a un incontro il 25 maggio e il 26 maggio il partito che governa questa città organizza un evento a cui partecipa il presidente del Coni regionale, Salvatore Sanzo, eletto in quota Pd nel consiglio di Pisa”. E’ da questo assurto che parte l’attacco di Lucca Città in Comune all’amministrazione uscente e in particolare al candidato Tambellini.

“Cinque anni fa alle precedenti amministrative fu organizzato un incontro analogo, eppure nei cinque anni di governo dell’attuale amministrazione non è cambiato nulla – va all’attacco la lista per Marina Manfrotto sindaco -, in perfetta continuità con la giunta precedente. Persino l’organizzatrice dell’incontro è la stessa, forse si è dimenticata che si dimise dall’incarico di consulente sportiva, in pieno dissenso con la politica del sindaco. Anche il primo assessore allo sport se ne andò in contrasto l’amministrazione e oggi la delega allo sport è stata inframmezzata alle competenze di un altro assessorato. Sempre meno valutato, sempre più dimenticato lo sport lucchese”.
Marina Manfrotto, candidata sindaco di Lucca Città in Comune, ricorda che negli anni ‘70 e ‘80 “lo sport era un’attività svolta da un numero abbastanza limitato di soggetti che versavano quote irrisorie per partecipare, integrate da contributi pubblici, basse spese, sponsor generosi. Ogni frazione – aggiunge – venne dotata di impianti di calcio e palestre al punto che il rapporto abitanti/impianti sportivi pubblici di Lucca risulta superiore a quello di Firenze. Uno sport curato per creare anche consenso politico con l’attenzione per i quartieri e i paesi, mentre oggi non c’è neppure l’interesse per queste aree cittadine lasciate a se stesse. Con gli anni – aggiunge – è progressivamente aumentato il numero di cittadini che partecipava a corsi sportivi di ogni sorta, anche ai corsi comunali, gestiti da enti di promozione sportiva (Aics, Libertas, Csi ecc). L’offerta formativa dello sport per tutti era molto più ricca rispetto ad oggi dove tutte queste opportunità sono di fatto lasciate alle iniziative private di Palestre e Società sportive. Questo fino agli anni 2000, quando la tendenza delle nostre amministrazioni sulla piana è diventata quella di sottrarsi alle scelte nell’indirizzare le attività e lasciare invece ad alcune società sportive l’incarico di gestire le palestre e gli orari di utilizzo, addossando sulle stesse gli oneri amministrativi della gestione degli impianti. Se da una parte veniva perseguito l’intento giusto di responsabilizzare le società a un corretto utilizzo degli impianti, dall’altra parte l’Amministrazione comunale ne ricavava un beneficio economico che sarebbe dovuto ricadere sulla promozione dello sport. Tutto questo invece è stato sempre disatteso di fatto, creando una situazione in cui oneri economici, responsabilità sulla manutenzione degli impianti e molte altre cose sono ancora oggi in una situazione provvisoria e indefinita. Le promesse del sindaco uscente naturalmente sono state anche nel campo sportivo disattese”.
Al riguardo Lucca Città in Comune fa le sue proposte. Tra queste: “verificare – si legge in una nota – l’uso degli spazi nelle varie palestre pubbliche affidate ad associazioni sportive, risolvendo l’annoso problema delle convenzioni in relazione al reale utilizzo, impiego e manutenzione degli impianti, per individuare spazi disponibili che incontrino le richieste e le esigenze dei cittadini per uno sport più diffuso e collettivo; ricercare accordi con la Asl per promuovere attività motoria; mettere a disposizione spazi aperti gestiti da giovani legati al territorio, dove praticare modelli sportivi paralleli a quelli praticati dalle società sportive classiche; integrare nella piattaforma prevista dal percorso partecipativo dei cittadini uno spazio per l’incontro degli sportivi che vogliano praticare lo sport in gruppo; promuovere eventi per lo sviluppo del turismo sportivo; integrare nella politica del sociale un supporto economico per favorire la pratica sportiva dei minori in condizioni di disagio come avviene in altre realtà comunali. Ma e soprattutto partecipare come amministrazione alla vita sportiva della città, incontrare le associazioni e le società sportive, i singoli sportivi e i gruppi sportivi per condividere i percorsi e le scelte cittadine”.
Il 22 maggio un impegno imprevisto e inderogabile non ha permesso alla candidata di partecipare all’incontro con i dirigenti della Lucchese: Manfrotto se ne rammarica, ma sottolinea che “la squadra di calcio di Lucca e i suoi futuri percorsi è per lei di forte interesse, auspicando che la società sportiva porti avanti una politica di gestione sportiva trasparente e legata alla promozione del nostro territorio”.