Sinistra con Tambellini: “Ecco il Piano del cibo sostenibile”

26 maggio 2017 | 14:35
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Sinistra con Tambellini: “Ecco il Piano del cibo sostenibile”

La sostenibilità alimentare e i rapporti territoriali tra città e campagna sono i temi portanti della tre giorni di iniziative della lista “Sinistra con Tambellini” .
“Con Expo 2015 – si legge – la sovranità alimentare, gli effetti dell’alimentazione sulla salute delle persone e dell’ambiente, la sicurezza alimentare e l’accesso al cibo sono temi fondamentali nel dibattito internazionale. Filiera corta, mercati contadini, agricoltura biologica, orti sociali, prodotti locali, mense scolastiche con cibi biologici, sono alcune delle risposte al bisogno crescente di cibo sano, pulito e giusto. Sinistra con Tambellini si impegna ad attivarsi per una strategia alimentare per Lucca, con un Piano del cibo sostenibile”.

Se ne parlerà il 1 giugno alla casermetta san Paolino nel dibattito coordinato da Giaime Berti, economista agrario dell’Università di Firenze. PartecipERANNO Alessandro Tambellini, candidato sindaco di Lucca; Raffaella Grana, presidente di Slow Food Toscana; Piero Tartagni, presidente della Cia Toscana Nord; Massimo Rovai, economista agrario e candidato della lista Sinistra con Tambellini; Stefano De Ranieri, ristoratore e candidato della lista Sinistra con Tambellini; Giulia Albero, architetto pianificatore e candidata della Sinistra con Tambellini. Sabato 3 giugno, i candidati della lista Sinistra con Tambellini saranno presenti al mercato contadino del Foro Bario, per confrontarsi sul tema con produttori, consumatori e cittadini e infine, sabato 4 alle 20, un momento di convivialità con la cena a KMzero in piazza san Francesco insieme ai candidati della lista e al gruppo folk/rock Tolomei Brother’s.

“Invitiamo i cittadini a partecipare alle iniziative – prosegue l’intervento –  su questo tema importatissimo per il nostro futuro. Il Piano del cibo sostenibile a Lucca è un’opportunità per la nostra città di ricostruire una relazione positiva con la sua campagna più prossima, il cui delicato equilibrio è stato fortemente aggredito dall’incontrollata edificazione e dal consumo di suolo consentito dalle passate amministrazioni di centro destra che hanno permesso nel decennio 2000-2010 di costruire, a Lucca, più che in tutto il secolo scorso producendo danni estetici, ambientali e funzionali al territorio della periferia e della prima campagna. Oggi la nostra città grazie a uno degli ultimi atti dell’amministrazione Tambellini, ha un nuovo Piano Strutturale che si pone in netta e decisa discontinuità rispetto al passato. Il Piano del cibo affianca questa idea diversa di insediamento, articola la possibilità di ridare al territorio un’identità e una dimensione profonda di relazione con il territorio. Il ruolo delle amministrazioni locali è decisivo per orientare e organizzare sistemi agroalimentari locali sostenibili, per sviluppare un nuovo legame città/campagna attraverso azioni di sensibilizzazione e informazione ai cittadini, potenziando l’offerta di cibo locale, creando nuove opportunità di lavoro, recupero dei terreni abbandonati. Ben 140 città di tutto il mondo hanno aderito al Patto di Milano per sviluppare sistemi urbani di produzione e consumo del cibo più inclusivi, resilienti sicuri e diversificati e vorremmo che anche Lucca aderisse a questo network”.