Del Ghingaro: “Nessuno tocchi Sandra Mei”

27 maggio 2017 | 08:09
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Del Ghingaro: “Nessuno tocchi Sandra Mei”

“Non toccate Sandra Mei”. A difendere l’assessora è lo stesso sindaco Giorgio Del Ghingaro, dopo le accuse provenienti dall’opposizione (con tanto di mozione di censura firmata Pd) per la vicenda dei posti ombra per disabili al Comune di Massarosa: “Il Pd di Viareggio – dice Del Ghingaro – attacca una mia assessora e lo fa alla solita maniera volgare di cui ormai è solito. Ovviamente gli argomenti sono falsi e strumentali, naturalmente la sua sbrindellata lenzuolata non fa che convincermi ancora di più della qualità di chi ho nominato in giunta. Il Pd di Viareggio da tempo immemore scarica su altri le proprie contraddizioni interne, le responsabilità delle proprie sconfitte, l’assoluta mancanza di proposta politica. L’ha fatto e ha perso, lo continua a fare oggi nella stessa maniera becera e offensiva, senza rendersi conto che se uno perde non è colpa di chi vince, ma dei suoi disastri amministrativi e dei plurimi fallimenti politici. Ormai solo la cattiveria è la connotazione ufficiale del Pd a Viareggio, che è impegnato in un percorso ombelicale verso l’auto distruzione, sventolando le bandiere delle vecchie ruggini e dei rancori personali”. “Lascio a voi i commenti e le considerazioni – conclude il sindaco su Facebook – Intanto preciso e sottolineo: guai a chi tocca Sandra Mei”.

Anche il gruppo consiliare Viareggio Tornerà Bellissima difende Sandra Mei: “Fuori luogo è sinonimo di inopportuno che a sua volta significa che cade in un momento non adatto: chiarita la questione anche da un punto di vista lessicale – si legge in una nota -, dopo che l’esaustivo comunicato dell’assessore al sociale Gabriele Tomei l’aveva chiarita anche nel merito, sgombrando il campo da qualunque polemica o rimostranza se solo lo si fosse letto con un livello minimo di imparzialità, il gruppo consiliare VTB coglie l’occasione sia per ribadire la sua immutata fiducia nei confronti dell’assessore Sandra Mei sia per prendere le distanze da un modo di fare politica, informazione, o anche semplicemente comunicazione sui social media, che rivela una pochezza d’animo veramente sconfortante, squallida e meschina”.