Giorgi (M5S): “Fondazione Crl garantisca trasparenza e correttezza”

“Negli ultimi anni il Comune di Lucca, quando non li ha svenduti (vedi azioni Salt) si è visto espropriare alcuni suoi importanti beni (acqua, gas, trasporti) dalla Regione Toscana, governata dalla sinistra. Non solo. Ma assiste in silenzio all’esproprio di alcune sue importanti funzioni da parte della Fondazione Cassa di Risparmio, nel campo della cultura, del sociale, e di importanti opere pubbliche”. Così la portavoce del Movimento Cinque Stelle Lucca, Laura Giorgi che prosegue l’attacco.
“La fondazione – spiega – detta legge in questi settori forte del suo patrimonio, che, ricordiamo, è merito del lavoro dei lucchesi tutti, sia artigiani, sia industriali, sia commercianti. sia semplici cittadini che risparmiavamo i loro soldi depositandoli alla Cassa. Ormai gestisce lei gran parte dei servizi comunali, più che il sindaco e la giunta. Essi paiono ridursi a dei meri esecutori dei progetti della Fondazione, che peraltro sembra fare appalti con regole ben diverse da quelle a cui è soggetto il Comune. Regole che della trasparenza non hanno nemmeno l’ombra”.
“I lucchesi – dice Giorgi – non intendono più subire questo stato di cose. Va bene rispettare la Fondazione, ma la Fondazione deve rispettare le regole di legalità e conformarsi a dei principi fondamentali di trasparenza e correttezza, previsti dalla nostra costituzione. La politica, quella vera, intesa come arte di amministrare non può essere fagocitata dall’economia. E, nel caso specifico, l’economia della fondazione dev’essere al servizio della politica così intesa. Mentre attendiamo che il presidente ci spieghi il funzionamento preciso delle deleghe (che qualcuno vocifera siano in bianco senza che nessuno lo taciti), gli chiediamo anche: “Cosa pensa dell’astensione di ben 4 membri su 14, aventi diritto al voto, facenti parte dell’organo di indirizzo, all’ultima assemblea dove si approvava il bilancio?”. Ci pare che questo sia la prima volta che accade. In quest’astensione c’entrano mica alcuni investimenti di dubbia qualità? Ad esempio le 10 obbligazioni subordinate, di cui ben sei riguardano i titoli emessi dal Monte dei Paschi, Banca Popolare di Vicenza e Veneto per un valore nominale di 20 milioni e 900mila euro? Tali obbligazioni sono inserite in bilancio per il valore di 20 milioni e 254.984 euro ma in realtà avevano un valore di mercato, al 31 dicembre 2016, di 9 milioni e 563.423 (vedi pagina 324 del bilancio 2016). Oggi, probabilmente non sono nemmeno riscuotibili”
“Presidente – chiude Giorgi – lei o il suo predecessore devono delle spiegazioni ai cittadini tutti. Ma che razza di investimento è stato fatto?”.