Lucca Città in Comune: “Alternanza scuola lavoro, non c’è nulla di cui gioire”

30 maggio 2017 | 09:06
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Lucca Città in Comune: “Alternanza scuola lavoro, non c’è nulla di cui gioire”

“L’attuazione dell’alternanza scuola-lavoro, ritenuta una delle innovazioni più significative della legge 107, distruggerà una delle principali funzioni della scuola, quella di rimuovere gli ostacoli di ordine economico sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”. E’ l’opinione della lista Lucca Città in Comune che sostiene la candidata sindaco Marina Manfrotto alle elezioni dell’11 giugno.

“Tutti – si legge in una nota – dalla più tenera età devono concepirsi come imprenditori che inventano se stessi e la propria fortuna futura, proprio perché una delle competenze principali indicate dalla legge è quella della autoimprenditorialità. Su tutto questo sono state dirottate risorse significative, mentre altre voci della spesa scolastica sono diminuite drasticamente. Sul piano pratico la legge ha scaricato tutto l’onere organizzativo sulle scuole che hanno dovuto inventarsi situazioni per consentire agli studenti di realizzare in due anni le 200 o 400 ore (3° e 4° anno soprattutto, il quinto solo per recuperare residui). Le esperienze sono state di tipo diverso: accanto a opportunità consequenziali con il corso di studi e quindi sostanzialmente accettabili, se ne sono avute altre assai poco costruttive che i ragazzi hanno vissuto come tempo perso. Un assunto ingannevole sta alla base di questo progetto: si fa credere che il 46% di disoccupazione giovanile sia causata soprattutto da una scuola incapace di dare una preparazione adeguata al mondo del lavoro odierno, mentre è chiaramente dimostrato che le condizioni drammatiche del mondo del lavoro non sono altro che la logica conseguenza di questo sistema economico teso a massimizzare il profitto a scapito degli interessi e dei diritti della popolazione. Lo sviluppo economico è ormai governato dalla finanziarizzazione dell’economia e da una politica lontana dai cittadini e sempre più succube degli interessi economici sovranazionali. Riteniamo che l’alternanza scuola-lavoro sia l’aspetto peggiore della pessima legge detta della Buona Scuola, che porterà al crollo di uno dei più importanti presidi di tutela della democrazia e dell’interesse generale. E’ per questo che non possiamo condividere la gioiosa partecipazione dei comuni di Lucca e Capannori”.