Acido peracetico, Pd Versilia: “Del Ghingaro smetta di attaccare e dia una mano”

La vicenda dell’acido peracetico è ancora al centro dello scontro in Versilia. Giuseppe Dati, segretario del Pd Versilia ed Emanuele Faconti, segretario Pd Camaiore, si dicono preoccupati specialmente per le sorti del turismo balneare versiliese che non riesce ancora del tutto a trovare sollievo. “Come sappiamo – scrivono i segretari – per come sono state eseguite alcune fognature diversi decenni fa, quando piove troppo la fognatura nera scarica in quella bianca bypassando i depuratori”.
“Gli escherichia coli – si legge in una nota – finiscono nei fossi e in mare dove l’acqua salata, nel giro di 24-48 ore, li uccide. Ma in quel lasso di tempo rischiamo ogni volta la chiusura della balneazione, con grave danno per l’immagine turistica della Versilia intera. Gaia (di cui il Comune di Viareggio è il socio di maggioranza relativa) dovrà rifare una parte della rete fognaria, operazione che richiederà molti anni. Nel frattempo che facciamo per salvare la nostra industria del turismo? – si chiedono -. La Regione Toscana ha avviato, con Arpat e l’università di Pisa, una sperimentazione con l’uso dell’acido peracetico. Si badi bene: esso non viene buttato nei fossi, come faceva Mallegni anni fa. Viene messo nelle vasche a monte dei depuratori – spiegano i segretari – sempre sotto il controllo di Arpat, senza finire nei fossi. Funzionerà? Speriamo, anche perché se non dovesse funzionare, non ci sarebbero molte altre alternative, sarebbe un dramma”.
“In questa situazione Del Ghingaro, accecato dalla sua inarrestabile tendenza allo scontro, dichiara, con una certa irresponsabile soddisfazione – spiegano dal Pd -, che la sperimentazione non sta riuscendo. Per fortuna non è vero – spiegano – anzi i primi risultati sono incoraggianti, anche se vanno presi con prudenza. Ma, nel caso contrario, di cosa ci sarebbe da essere soddisfatti? Ci sarebbe da essere disperati. Poi dichiara che la colpa sarebbe del Comune di Camaiore ma si scopre che invece era della mancata pulizia dell’impianto idrovoro di via Fratti. Del Ghingaro dice che lui non sapeva di doverlo far pulire. Stendiamo un velo pietoso. Poi accusa, di nuovo, il Comune di Camaiore di avere “sperperato” denaro in questa vicenda e chiede che un altro comune sia nominato “capofila”. La Regione gli fa presente che “capofila” è la Regione stessa, il Comune di Camaiore è soltanto Ente attuatore, privo di margini di manovra. Insomma – concludono i segretari – una figuraccia da incompetente su tutta la linea. Ci permettiamo un consiglio amichevole: invece di impiegare il suo tempo a litigare con tutti, studi di più le carte. E, soprattutto, invece di impiegarlo in polemiche pretestuose e dannose per il turismo in Versilia, si dedichi di più ai problemi del suo comune che, purtroppo, non sono pochi né lievi”.