“Il programma elettorale di un sindaco uscente non ha valore, sono i fatti prodotti che contano. Basta girare la città e guardare come è messa: quello è il programma dell’avversario di Santini”. Si apre così, con le parole del conduttore Paolo Del Debbio, davanti ad una platea di oltre 400 persone, l’appuntamento preelettorale di questo pomeriggio (1 giugno) nell’auditorium di San Romano che vede protagonisti il leader della Lega Nord Matteo Salvini e il governatore della Regione Liguria Giovanni Toti, a Lucca per sostenere la candidatura a sindaco di Remo Santini.
Sicurezza, commercio, disabilità, sanità e naturalmente immigrazione i temi salienti affrontati nel corso del dibattito, durante il quale è intervenuta telefonicamente anche la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.
“Che cosa si chiede a un sindaco? – interviene Salvini – Di tenere pulita una città, di garantire l’ordine e la sicurezza dei cittadini, di lottare contro la concorrenza abusiva ai danni dei commercianti italiani. In base a questo si giudica l’operato. Nelle zone in cui il Pd è più incrostato c’è la voglia della gente di liberarsi da un’occupazione culturale in base a cui la Toscana è cosa loro, della sinistra”.
Una città che torni a giocare un ruolo da protagonista in tutti i settori, che sappia pensare a livello internazionale e scommetta per offrire una miglior qualità ai suoi cittadini, tornando a riaffermare la sua storia: questo il principio ispiratore del programma di Santini. Fra le sue proposte, sul versante della sicurezza risaltano l’introduzione del vigile di quartiere, figura in grado di dare ai cittadini delle periferie la percezione di avere sempre qualcuno accanto, l’istituzione del patrocinio legale gratuito per i cittadini colpiti da furti o aggressioni e lo smantellamento del campo rom delle Tagliate: “Questi posti sono sacche di illegalità – commenta il candidato – basti pensare che il 75 per cento degli occupanti ha precedenti penali. Serve un’amministrazione con la schiena dritta per risolvere la questione”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche del Debbio, che ironizza inoltre sulla collocazione dell’hub delle Tagliate. “Ci vuole una buona dose di intelligenza – osserva – per fare la cazzata di mettere un centro di accoglienza fra campo rom e cimitero, per di più spostando in quella zona decentrata anche il mercato cittadino. Si tratta di un finto solidarismo”.
Su migrazione e sicurezza interviene prontamente anche Salvini. “L’immigrazione – spiega – è un fenomeno finanziato e voluto per abbassare i diritti dei lavoratori italiani e sostenere le cooperative. Complici i prefetti, che fanno da affittacamere per i clandestini, passando anche sulla testa dei sindaci. Siamo di fronte ad un’invasione di massa organizzata dalla sinistra a spese dei cittadini italiani. Vorrei vedere, anche a Lucca, se l’accoglienza venisse fatta gratis quanti ne accoglierebbero: secondo me zero. Un sindaco sostenuto dalla Lega – dichiara – dirà al prefetto che negli immobili comunali andranno sistemati esodati, persone sotto sfratto, genitori separati con figli, perché va bene essere buono, generoso, solidale, ma se ha poche case e pochi soldi, questi devono essere dati prima ai cittadini italiani”.
Altra questione spinosa è la sanità. “Lucca non dovrà più subire scippi – annuncia Santini – come è avvenuto con il trasferimento della centrale operativa del 118 in Versilia, senza che il sindaco dicesse una parola. Nella Conferenza zonale dei sindaci chiederò l’impegno della Regione per far sì che l’ospedale San Luca non sia più al collasso”.
Una miscela di turismo e cultura, poi, come linfa per il commercio e l’occupazione. “Tre assessori al turismo in cinque anni – osserva il candidato – stanno a significare che il sindaco uscente ha dato le chiavi a persone incompetenti. Turismo e cultura sono capitoli importanti anche per creare nuova occupazione. Promuoveremo nuove iniziative nella bassa stagione, daremo vita ad un museo delle Mura, sempre aperto e con visite guidate ai sotterranei. Ci sarà inoltre un Festival internazionale del gusto, che vedrà le diverse regioni italiane nelle piazze della città per propone i loro prodotti tipici ed infine un Natale all’altezza di Lucca, con presepi che provengono direttamente dai paesi limitrofi, culla di questa tradizione”.
Tematica non meno importante è quella della disabilità. “Abbiamo già parlato con Anfass -fa sapere Santini- per realizzare strutture importanti per i ragazzi, inoltre è fondamentale creare una Lucca senza barriere, in modo che non sia più la città con più barriere architettoniche in Italia: questo non possiamo più permettercelo, vogliamo dare la stessa dignità a tutti”.
A poco più di una settimana dal voto, Santini appare determinato e sicuro del suo programma. “Mi sento molto carico – dice – ho lasciato una poltrona sicura per l’incerto. Sono ancora più convinto della mia scelta perché sento fra le persone la voglia di cambiare, la necessità di un dialogo costante, di farsi vedere costantemente e non rinchiudersi nel palazzo. Io voglio essere il sindaco della gente”.
In collegamento telefonico interviene anche Giorgia Meloni, la cui visita è in programma per il prossimo 7 giugno. “Sarò a Lucca la settimana prossima per sostenere Santini – dice – e per portare il mio personale contributo ad una città massacrata e mortificata dall’amministrazione di centro-sinistra. Vogliamo che l’Italia e gli italiani vengano prima di tutto e che la politica faccia gli interessi dei cittadini e non di partiti e lobbies”.
Gli appelli finali dei protagonisti
“Vedo nell’attuale amministrazione di Lucca – dichiara Toti – la stessa sciatteria con cui è stata finora amministrata la nazione dai governi a guida Pd. Le occasioni di cambiare non arrivano tutti i giorni. Se vi va bene questa citta così com’è, se pensate che ci siano opportunità per i giovani, sicurezza, che le imprese si insedino volentieri sul territorio, che ci sia un futuro sereno e prospero votate i nostri avversari. Ma se volete avere una chance per ridare una possibilità di cambiamento e miglioramento al vostro comune e indirettamente al vostro paese c’è un solo candidato da votare: Remo Santini”.
“In ballo ci sono due diversi modi di vedere la società – evidenzia Salvini – c’è chi ritiene, ad esempio, che i simboli debbano essere dimenticati nel nome dell’accoglienza, chi si vergogna delle sue radici e della sua identità. Io voto per un modello di valori diverso. Scegliete Santini, perché chi si dimentica del suo passato non ha nessun futuro: dateci una mano a liberare Lucca. Adottate tutti il cuore di dieci lucchesi e portateli a votare l’11 giugno”.
“Santini è un uomo nuovo alla politica – sottolinea Del Debbio – che ha finora fatto il suo lavoro e lo ha fatto bene. Molti si sono riconosciuti nelle sue critiche all’amministrazione comunale, ora è il momento di dargli fiducia. Se non vi piace come il sindaco attualmente in carica ha amministrato la città finora, rimandatelo a coltivare i fagioli, come lui stesso chiede da tempo”.
“Abbiamo un programma che ci consentirà di governare nei prossimi cinque anni -conclude Remo Santini- stando dalla parte della gente. Un sindaco ha bisogno di una squadra competente per far sì che la città torni a decollare. Se sarò sindaco, avrà vinto Lucca”.
Jasmine Cinquini
L’intervista a Salvini