Bindocci (M5S) attacca Tambellini: “Altro che trasparenza”

2 giugno 2017 | 12:37
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Bindocci (M5S) attacca Tambellini: “Altro che trasparenza”

Il candidato sindaco del Movimento Cinque Stelle Massimiliano Bindocci attacca il sindaco uscente Alessandro Tambellini sulla trasparenza. Già durante il confronto pubblico fra candidati di martedì scorso (30 maggio) al Giglio Bindocci aveva sollevato il problema dell’accesso agli “atti pubblici del Comune di Lucca, che – dice – sono liberamente accessibili sull’albo pretorio on line solo per 15 giorni, dopo il cittadino dovrebbe attuare una richiesta scritta, quindi una procedura che richiede tempo e spese”.
“La trasparenza – aggiunge – significa pubblicità degli atti e della loro genesi, capire il percorso con cui si arriva alle decisioni visto che si fanno con i soldi e sulle spalle dei cittadini. Il fatto che si complichi l’accesso a certe pratiche sia  legittimo non assolve politicamente il sindaco. Il fatto che il sindaco sia passato ad attacchi personali, lo trovo assolutamente grave ed eticamente imbarazzante, però fa capire che abbiamo colto nel segno. Capisco che il Pd sulla trasparenza abbia perso la credibilità, per tutti gli scandali che ad ogni livello lo coinvolgono, però era lei Tambellini che si riempiva la bocca con la casa di vetro”.

“Ma veniamo ai fatti – prosegue Bindocci -: in sede di confronto fra candidati sindaci ho mostrato una carta, era copia dell’ordine di servizio del segretario generale del 3 dicembre 2015. In base a tale ordine di servizio dal 2 gennaio 2016, non è più possibile, sul sito del comune, avere gli atti completi ovvero determine e delibere, che restano visibili sono per 15 giorni dalla pubblicazione nell’ Albo pretorio on-line.  Quindi oggi in pratica, dopo 15 giorni, solo con la richiesta di accesso agli atti è possibile prendere visione degli stessi. Cosa avete da nascondere? Il fatto che – va avanti Bindocci – la poca trasparenza sia un problema di questa amministrazione, lo dimostra anche la sentenza con cui il Tar ha condannato il Comune alle spese per aver negato a dei consiglieri l’accesso agli atti. Quindi caro Tamberenzi chi è bene che lasci la poltrona e torni a studiare, e paghi le spese per cui il tribunale ha condannato ilComune di Lucca , e per quanto riguarda il corso di trasparenza e partecipazione, se vuole ripassare, il Movimento 5 Stelle di Lucca è a disposizione. In merito alle domande su cui vogliamo trasparenza sono: perché si è candidato sindaco e non avete fatto le primarie? Poi se è trasparente venga a rispondere ad un po’ di domande su  Imt, Boccherini, Fondazione, Lucca Comics e fusione con Lucca Fiere, assegnazione spazi pubblici, Casa del Boia”.