Moreno Bruni: “Il parco di S. Concordio? Inaugurato due volte”

2 giugno 2017 | 15:04
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Moreno Bruni: “Il parco di S. Concordio? Inaugurato due volte”

“In questi giorni si è parlato molto dell’inaugurazione di un parco a S. Concordio in via Urbicciani, soprattutto per un errore clamoroso nella sua intitolazione che riportava la scritta bambini e bambine ‘shaharawi’ anziché saharawi. Quello che invece è sfuggito ai più riguarda il curioso fatto che si trattava di una re-inaugurazione; infatti tale parco è stato realizzato dalla precedente giunta, riqualificando un’area abbandonata con importanti opere idrauliche e di sistemazione del terreno”. A fare la precisazione è il consigliere comunale ed ex assessore della giunta Favilla, Moreno Bruni.

“Durante tale intervento – ricorda – fu divelta per errore una pianta di sambuco monumentale e l’amministrazione si prese l’impegno, come poi avvenne all’inaugurazione e alla presenza di alcuni componenti Pd della circoscrizione, di chiamare tale area ‘parco del sambuco’ rispettando la volontà di numerosi cittadini che in tal senso di erano espressi. Niente da eccepire sul nuovo nome, massima vicinanza al popolo saharawi, ma ritengo uno sgarbo fatto agli abitanti di S. Concordio che, dopo un grande impegno civico per il recupero dell’area e per la sua destinazione a verde pubblico, avevano voluto con quel nome preservare la memoria storica del luogo con il ricordo della bella pianta di sambuco che era andata distrutta. L’obiettivo dell’amministrazione Favilla, criticata per cinque anni quasi giornalmente da numerosi componenti dell’attuale maggioranza e dal sindaco Tambellini sia in consiglio comunale sia in altre occasioni pubbliche – aggiunge Bruni -, era di assicurare ad ogni quartiere, frazione o paese luoghi di svago sicuri per i bambini e con questo spirito aveva realizzato, durante il mandato, ben quattro parchi gioco per ragazzi e per uno a S. Cassiano a Vico era già stato approvato un progetto di massima e individuate un po’ di risorse. L’attuale giunta che si è caratterizzata in questi ultimi cinque anni per un quasi totale immobilismo negli interventi di riqualificazione delle periferie, per la mancata valorizzazione degli spazi verdi, basti pensare al parco fluviale, invece che realizzare nuove strutture attrezzate, non ha pensato di meglio che cambiare il nome al parco costruito dalla precedente amministrazione facendo passare, in modo quasi equivoco, che fosse un intervento recente. Ci auguriamo di non vedere nei prossimi giorni gli attuali amministratori, presi dalla frenesia elettorale, inaugurare aree e parchi dopo il taglio dell’erba o strade dopo aver tappato qualche buca”.