Raspini: “Con destra e populisti, ecco vero volto Santini”

“Dopo lo show dei politici di destra ieri in San Romano credo che i cittadini lucchesi abbiano definitivamente chiara la grande menzogna che sta alla base della proposta politica del candidato Remo Santini, il quale, mentre si proclama civico e libero dai partiti, si abbraccia calorosamente con il leader della Lega Matteo Salvini, il Salvini degli insulti e delle urla (e ne abbiamo sentite di urla e ingiurie, anche martedì sera al teatro del Giglio). Quel Salvini che ha costruito la sua proposta politica sulle provocazioni, sulla violenza verbale, sulla retorica delle ruspe. Che se la prende finanche con Papa Francesco, reo – a suo avviso – di predicare la pace e la carità fra i popoli e le persone. Bene, finalmente Santini ha gettato la maschera”. Va così all’attacco Francesco Raspini, candidato del Pd.
“Se finora si era caratterizzato solo per una serie di gaffe che ne dimostravano l’incompetenza (memorabile quella sul copyright del vigile di quartiere) o per qualche bizzarra e costosa promessa o con qualche nuova poltrona con la quale pensa di prendere i lucchesi per fessi – aggiunge Raspini -, da ieri è evidente qual è il progetto politico della destra lucchese. Confinare Lucca in una avventura totalmente estranea alla storia, alla cultura, alla tradizione della nostra città, da sempre aperta al mondo, moderata e civile. Proprio Santini che tanto ha (stra)parlato di lucchesità, si appresta a barattare i nostri valori con un mondo che con l’identità e la storia di Lucca non ha, francamente, niente a che vedere. E tutto per un freddo calcolo elettorale che punta ad ottenere qualche voto in più pensando di sintonizzarsi con un presunto umore popolare. E’ chiaro, allora, qual è il disegno della destra, che finge di dividersi tra i partiti e i cosiddetti fascisti moderni: marciare divisi per colpire uniti. Non ci sarebbe da stupirsi, infatti, nell’assistere nelle prossime settimane ad un altro abbraccio – questa volta con il candidato di Casapound – che finirebbe per riportare la nostra città a periodi che pensavamo conclusi per sempre. Non serve negare l’ovvio, sono i fatti e le prese di posizione politiche che parlano al di là di ogni possibile smentita. Questo è il bivio che abbiamo davanti. O la responsabilità o l’avventura. I nostri valori di sempre o la deriva populista. Noi la nostra scelta di campo l’abbiamo fatta: lavorare per una Lucca più aperta, europea, operosa e accogliente. A Santini lasciamo l’abbraccio con Salvini”.