





Il solito, dirompente, Sgarbi. Loggiato di Palazzo Pretorio pieno questa sera (2 giugno) per il secondo passaggio del critico d’arte in appoggio alla campagna elettorale di Donatella Buonriposi e delle sue liste Lei Lucca e Rinascimento Sia. Si fa desiderare, questo sì, dai tanti simpatizzanti arrivati solo per ascoltarlo ma alla fine strappa applausi e sorrisi, fra politica e storia dell’arte, aneddoti e qualche parolaccia.
Prima dell’arrivo di Sgarbi è la candidata Donatella Buonriposi a tenere la scena, a ricordare i punti focali della campagna elettorale, dall’importanza del tema della cultura al buon funzionamento della macchina comunale, dalla viabilità alla sanità.
Ma il pepe alla serata arriva da Sgarbi, arrivato da Parma da dove si è anche collegato in diretta con la trasmissione ‘Otto e mezzo’ di Lilli Gruber. A Francesco Poggi, che vorrebbe che iniziasse la serata parlando di Caravaggio e di Pietro Paolini toglie subito la parola: “Questa è una serata elettorale – dice – e io voglio portare a più persone possibile il messaggio per Donatella Buoriposi sindaco. Lo faccio con la diretta streaming, che arriva a 1,8 milioni di persone di cui 30-40mila lucchesi. Lo streaming sarà o no più importante di Paolini?”. “Ho appena parlato in tv – dice – della nuova legge elettorale che impedirebbe rappresentanza ai partiti più piccoli, costringendo a votare i Cinque Stelle, che sono quattro rincoglioniti che hanno scelto il nome di un albero di lusso, il Pd che è di sinistra ma che non piace a nessuno della sinistra o Berlusconi, che è ormai bollito dietro i suoi agnellini”. “Anche per questo – è l’appello elettorale – invito a votare un candidato che non è né di destra né d sinistra ma solo brava e intelligente”. Anche stavolta dà lettura di un sms, di cui stavolta svela la provenienza. E’ di Bruno Russo, candidato con Lei Lucca, già autore dell’altro messaggio incriminato dell’ultimo passaggio in città: “Questo messaggio – legge e condivide, aderendo al contnuto del messaggio – mi dice che Santini è un candidato vuoto e buono a nulla e la Buonriposi rispetto a lui è di un altro livello, ma ormai il centrodestra deve tenere una parte. Nonostante questo siamo vicini a raggiungere il ballottaggio ed è veramente un peccato che un candidato così non debba prevalere rispetto al raccomandato di turno”.
Sgarbi poi passa alle proposte: “Ci sono luoghi in città – spiega – da riattivare, magari pensando ad un festival itinerante che occupi le piazze più belle, a partire da piazza San Michele che è triste così buia e che andrebbe pienamente illuminata. E poi bisognerebbe valorizzare la presenza di mostre in città, fra cui mi è venuta in mente quella su Pietro Paolini. Sarebbe una mostra mai fatta al mondo sull’ultimo dei seguaci di Caravaggio assieme a Mattia Preti. Vedere una mostra di Paolini è come vedere Caravaggio. E per alcune opere in parte sarebbe una restituzione alla città: dalla mia collezione, infatti, arriverebbe una pala d’altare che era nella cappella di Palazzo Mazzarosa, dove ora è una copia, adesso esposta a Trieste”.
Sgarbi coinvolge i presenti, sfotte e gigioneggia, prima dell’immancabile foto di gruppo finale. Fra i presenti, oltre a candidati e simpatizzanti, anche la presenza di Massimiliano Simoni, direttore artistico della Versiliana.
Domani ancora un passaggio lucchese, con l’inaugurazione della mostra di Giannetto Salotti all’atelier di Lorenzo Pacini a Guamo.