Silvestrini (SiAmo Lucca): “Albo badanti, il Comune poteva risparmiare 250mila euro”

2 giugno 2017 | 10:36
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Silvestrini (SiAmo Lucca): “Albo badanti, il Comune poteva risparmiare 250mila euro”

Il candidato di SiAmo Lucca Giovanni Silvestrini interviene per segnalare quello che ritiene un “caso di mancato risparmio relativo all’albo delle badanti”.

“Questa campagna elettorale, come sempre avviene – osserva -, è anche l’occasione di verificare situazioni molto particolari, spesso segnalate da chi non pensa di avere ricevuto dall’amministrazione comunale in carica le dovute attenzioni. E’ il caso dell’albo delle badanti, che rientra nell’ambito dell’assistenza per la non autosufficienza che ho scoperto essere gestita, almeno in Toscana, con troppa discrezionalità. Una premessa è però fondamentale: un cCmune che denuncia una costante situazione economica negativa, che non approva il bilancio consuntivo, che rinuncia a usufruire dei fondi regionali straordinari per le asfaltature come è accaduto quest’anno, si può permettere di spendere 258mila euro per un servizio che sapeva di poter affidare a soggetti qualificati che lo avrebbero svolto, manifestando questo interesse, a costo zero? Perché si è voluto affidare il servizio a una nota cooperativa che avrà certamente tutti i requisiti, compreso un rapporto consolidato nel tempo con l’amministrazione comunale, ma che è costata oltre 250mila euro, invece che a un’altra che l’avrebbe fatto, per motivi promozionali e di sviluppo della propria immagine, senza volere niente in cambio? Naturalmente – aggiunge Silvestrini – queste osservazioni e queste domande sono supportate, rispecchiando il nostro modo di agire, da documenti e testimonianze che sarei veramente lieto di confrontare con il sindaco Tambellini e i suoi assessori, anche pubblicamente. Temo però che questa mia denuncia rimarrà fine a se stessa, almeno per la risposta del sindaco e giunta uscente, anche se potrebbe interessare altri poteri che invito a assumere tutte le informazioni necessarie. Tutto questo in attesa che si rinnovi questo modo di gestire il denaro pubblico che porta a sospettare che il metodo che ho scoperto per l’albo delle badanti possa essere esteso, ad esempio, al business sociale del momento, l’accoglienza dei profughi e dei clandestini”.