Chelini (Lcc): “Un fondo di garanzia per artisti e creativi dai grandi eventi”

Gianluca Chelini, candidato per Lucca Città in Comune, interviene sul tema dell’arte a Lucca. “E’ prima di tutto come artista precario, in costante lotta per poche centinaia di euro di cachet – dice – che credo che sia arrivato il momento di ribaltare la piramide delle priorità culturali del Comune di Lucca. Il sindaco uscente ha annunciato che, se rimarrà lui primo cittadino di Lucca, Mimmo d’Alessandro può dormire sogni tranquilli. Penso che ci siano pochi dubbi a riguardo, considerato che con una delibera questa amministrazione ha garantito alle grandi manifestazioni lucchesi, tra cui il Summer Festival, uno sconto dell’80 per cento sul costo del suolo pubblico. Facendo i conti, per il solo Summer Festival si tratta di uno sconto di oltre 170mila euro e molti di più per una manifestazione che occupa materialmente tutta la città come il Lucca Comics and Games. Cifre del genere fanno veramente impallidire coloro che, come artisti o come piccoli organizzatori di eventi, si trovano ogni giorno a combattere con la carenza di spazi, le trafile burocratiche, e gli stipendi da fame per i quali si trovano a combattere. Dal momento che gli organizzatori privati delle grandi manifestazioni culturali guadagnano cifre stratosferiche da questi eventi, è arrivato il momento che queste diventino non solo un volano per il turismo locale, ma anche una fonte per attivare un circolo virtuoso di ridistribuzione delle risorse verso il basso a favore della piccola produzione culturale lucchese”.
“Per questo – dice CHelini – è necessario ripensare alle condizioni di concessione degli spazi, con il quale il Comune deve garantirsi degli utili da far confluire in un Fondo di garanzia per artisti e creativi. Attraverso questo strumento sarebbe possibile, ad esempio, abbassare i prezzi degli affitti degli spazi comunali per le piccole associazioni locali come scuole di musica e di danza; si potrebbero programmare stagioni musicali e teatrali di livello e di cui il Comune si dovrebbe fare primo promotore garantendo prezzi di accesso abbordabili per tutta la cittadinanza; si potrebbero pensare a strumenti mutualistici per artisti precari. Sarà compito di Lucca Città in Comune, una volta in consiglio, garantire che la cultura torni ad essere di tutti, e per tutti”