Santini: “Turismo e commercio, solo promesse non mantenute”

“Un festival delle promesse non mantenute”. Nell’ultima settimana elettorale, Remo Santini (candidato per le liste civiche SìAmo Lucca e Lucca in Movimento e sostenuto dai tre principali partiti di centrodestra) intende sottolineare quanto promesso dal sindaco uscente in campagna elettorale, nel 2012. Lo fa partendo dal commercio ed artigianato, settore nevralgico e motore della città insieme a cultura e turismo. “Rispetto a questo – afferma il candidato – nel 2012, Tambellini promise di tutto e di più. Peccato che, a proposito di libri dei sogni, molte proposte siano rimaste tali”.
“Nel programma del 2012 – dice Santini – si legge che “il Comune promuoverà una politica di incentivi alle attività del territorio, attraverso interventi di sostegno promozione e sviluppo”. E ancora: “Lucca ha una vocazione commerciale da valorizzare, attraverso provvedimenti regolatori su parcheggi, fidelity card connesse alla mobilità, creazione di un marchio per i negozi storici (…) il Comune può svolgere un compito importante nella regolamentazione e programmazione dei pubblici esercizi e delle attività commerciali”.
“Ora – commenta Santini – i fatti parlano da soli. Il centro storico sta morendo: basta fare un giro per accorgersi di quante attività, storiche e non, abbiano dovuto chiudere. E’ evidente che di incentivi non si è vista nemmeno l’ombra e che i negozi storici non sono stati tutelati. Il piano delle funzioni è stata un’altra lacuna assoluta: noi torneremo a farne uno serio, efficace, che contemperi le diverse istanze con equilibrio”. Entrando più nello specifico, nel programma 2012 chi si apprestava ad andare alle urne leggeva che “l’amministrazione condividerà con cittadini e categorie la riqualificazione di aree importanti per commercio e artigianato (…) riteniamo che la grande distribuzione già abbia avuto un’espansione significativa: la difesa dei negozi di vicinato assume notevole importanza”. Ma la grande distribuzione ha interessato, evidentemente, anche la prima periferia: l’11 marzo 2014, relativamente ad una possibile nuova Coop a San Filippo, Tambellini affermava: “Non sono favorevole al proliferare della grande distribuzione”. Il 2 luglio 2015, su tutti gli organi di stampa, usciva la notizia dell’accordo tra il Comune ed il gigante della grande distribuzione”.
“Si è visto – prosegue Santini – come questi negozi siano stati tutelati: nel centro storico hanno aperto supermarket a pioggia, negli ultimi mesi, capaci di fatto di strozzare le botteghe storiche. E’ mancato il giusto equilibrio, sintomo di capacità amministrative. Riguardo alla riqualificazione di alcune aree, si annuncia un lavoro sulla riapertura del mercato del Carmine come impegno prioritario, il rilancio del mercato dell’antiquariato e l’apertura di una ‘via dell’artigianato’ dentro alla mura. Non solo: nel programma si promette la creazione di una Cittadella del gusto e, riguardo al mercato di Pulia – oggi in condizioni di degrado ed abbandono – si afferma: “Non è pensabile che a Lucca non ci sia un mercato ortofrutticolo all’ingrosso. Occorre dunque cercare soluzioni che ne consentano una nuova ubicazione, visto lo stato di degrado dell’impianto oggi in uso”. Sul punto, Santini commenta: “Vi risulta che il mercato di Pulia sia stato spostato in questi 5 anni? Sono stati fatti interventi per arginarne l’abbandono ed il degrado? In cinque anni, il mercato del Carmine è stato portato a nuova vita? O i lavori sono appena iniziati?”.
“Chiusura in crescendo – conclude Santini – nel 2012 il sindaco uscente promise: “Il Comune si impegnerà per ricostituire una realtà locale del credito a sostegno di famiglie, imprese ed istituzioni sul territorio (…) e potenzierà gli accordi con gli istituti di credito per l’anticipazione dei pagamenti ai fornitori”. Non è necessario aggiungere altro – conclude Santini – perché i fatti sono sotto gli occhi di tutti. I fornitori sanno con che tempi vengono pagati oggi ed il tessuto artigianale e commerciale della città sa bene che nulla è stato fatto per facilitarne il lavoro. Un polmone vitale per la nostra città si sta incancrenendo: noi invertiremo la rotta”.