Meloni a Lucca: città insicura, tendenza da invertire

7 giugno 2017 | 16:19
Share0

“Lucca è una città insicura, con una qualità della vita bassa ed un rapporto immigrati/residenti fuori dalla norma: dobbiamo invertire questa tendenza”. Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, lancia così la volata finale di Remo Santini. Lo fa nel pomeriggio di oggi (7 giugno) in una piazza San Giusto dove si raduna oltre 200 sostenitori accanto anche al segretario provinciale Riccardo Zucconi ed al capogruppo regionale Giovanni Donzelli.

Immigrazione, emergenza casa, recupero dell’identità: sono i temi forti su cui si concentrano più o meno tutti. “Ci avevano detto che non saremmo nemmeno riusciti a presentare una lista – commenta Zucconi in apertura – ed invece abbiamo trovato 32 candidati in un giorno ed oggi riempiamo una piazza. Quelli che non approvano il bilancio consuntivo vogliono farci credere che Remo Santini non sia un candidato adeguato perché non ha esperienza amministrativa. Noi lo sosteniamo più convinti che mai, perché ha fatto di Lucca la sua bandiera”.
Quindi è il turno di Santini, che torna sui focus della sua campagna: “La Meloni è stata uno dei ministri che ho apprezzato di più: giovane, competente, piena di idee. E’ quello che serve anche per Lucca. L’amministrazione comunale ha fatto danni incredibili ed è per questo che ho deciso di mettermi in gioco. Questi hanno preso i voti e sono scappati: nelle frazioni non li ha visti più nessuno. Se divento sindaco, mi impegno a stare sul territorio almeno 2 giorni a settimana”. Il leader di SìAmo Lucca getta acqua sul fuoco anche sul fronte di possibili screzi futuri tra le maglie di una coalizione così vasta: “Abbiamo condiviso un programma di 50 pagine, è stato un lavoro di mesi, non ci sarà alcun litigio”. Poi torna a parlare del rilancio di Lucca: “E’ una Ferrari chiusa in garage, ora basta. Serve un sindaco che non sia il signorsì del presidente della Regione e che mantenga la schiena dritta di fronte al prefetto ed alle altre cariche. Lucca deve tornare a decidere per Lucca”.
Applausi e bandiere al vento per la Meloni, preceduta dall’inno nazionale prima di salire sul palco: “Questa è una città più brutta, povera e meno sicura di qualche anno fa – dice Giorgia Meloni – Tutti si appellano alla crisi, ma la prima responsabilità ce l’hanno gli amministratori locali. Il Pd qui ha creato una situazione drammatica: lo dico perché ho studiato i dati, non vengo a fare comizi tanto per. Ora avete l’opportunità di cambiare le cose con Remo. La narrazione della sinistra la conosciamo: noi siamo i populisti ed i razzisti, loro i buoni. Io dico che questa gente ci sta togliendo la nostra identità e fa di tutto per proteggere gli interessi del lobbysta di turno. Noi siamo per il sostegno all’economia reale. Vogliamo che i lucchesi tornino a stare davanti a tutti. Quelli del Pd, a livello nazionale, non hanno trovato i soldi per le casette ai terremotati in 8 mesi, ma gli è bastato un pomeriggio per reperire 20 miliardi e salvare Mps. Perciò, riflettete bene su chi sta davvero dalla parte della gente, quando andrete alle urne”.

L’intervento di Giorgia Meloni